Acqua pubblica, l’intervento di Mimmo D’Auria

Il consigliere comunale: “l’acqua va pagata, ma ci deve essere corrispondenza tra quanto si paga e il servizio erogato”

Domenico D'Auria consigliere comunale AngriCaro direttore, Nel ringraziarLa per lo spunto dato alla discussione e soprattutto per lo spazio ed il servizio offerto desidero intervenire in questo dibattito interessante su un tema che sta a cuore a tutti i cittadini.

Ho apprezzato l'intervento dell'Amministratore Delegato della Gori. Innanzitutto perché è intervenuto in prima persona, assumendosi la responsabilità del suo punto di vista. Cosa sicuramente non consueta in tempi di voci di popolo, pseudonimi e fake.

Così come va evidenziato il buon senso dimostrato nell'accogliere l'ordinanza del Sindaco Mauri di riallaccio acqua pur comunicandoci la contrarietà e l'opposizione in sede giuridica alla stessa.

Sono poi d'accordo quando dice che l'acqua va pagata ma solo ed esclusivamente finché la gestione del sistema idrico sarà affidato alla Gori. E infatti l'ordinanza del sindaco Mauri chiede di assicurare alle famiglie morose il minimo vitale, non certo di assicurare il servizio completo anche a chi non paga. Però, se il pagamento dei canoni idrici è funzionale all'efficienza del servizio, invito la Gori a far sì che ci sia una corrispondenza effettiva tra canone e servizio erogato. 

È noto che alla Gori spettino la manutenzione ordinaria, straordinaria e gli investimenti sulle reti idriche e fognarie, così come, da amministratore locale, conosco bene le difficoltà del momento a garantire nuovi investimenti ma a proposito degli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria porto all'attenzione dell'AD che, come amministrazione comunale, spesso dobbiamo intervenire per ripristinare la viabilità a seguito di guasti alle reti che la Gori gestisce. Frequentemente le nostre strade, a pochi mesi dagli interventi di rifacimento, vengono poi rovinate di nuovo da perdite e guasti alle reti. Emblematico è il caso della parte di carreggiata all'incrocio tra Via Crocifisso e Via del Maio, che in due anni è stata oggetto della stessa perdita idrica almeno una decina di volte così come la semplice richiesta di pulizia fogne in Via Palmentello giace presso i vostri uffici inevasa da anni. Ritengo che sostituire pochi metri di tubazione o pulire dai detriti la rete fognaria non sia eccessivamente oneroso.

È evidente che in questi casi, i soldi delle bollette dell'acqua andrebbero utilizzati per effettuare investimenti strutturali sulle reti, e non per interventi tampone inefficaci ma allo stesso tempo di egual costo se sommati.

Senza considerare che una rete efficiente ridurrebbe gli sprechi d'acqua e finirebbe con l'abbassare anche gli importi delle bollette pagati dalle famiglie, come anch'egli ha sopra ribadito.

Infine vorrei chiedere all'AD, fermo restante la volontà dell'amministrazione comunale Angrese di volere la ripubblicizzazione dell'acqua, se esiste un piano industriale che risolva i problemi aziendali rilevati anche dal M5S e che dia una prospettiva di luce alla società senza tartassare ancora i cittadini, come avvenuto negli ultimi anni senza aver notato alcun miglioramento in termini di efficienza ed economicità del servizio offerto.

Domenico D'Auria, consigliere comunale di Angri

Parole Chiave: news, acqua pubblica, dibattito, domenico d'auria, gori spa, -

Pubblicato il 26 Ottobre 2013 da La Redazione


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