Angri, avviata la procedura per la decadenza del consigliere Antonio Mainardi

“Antonio Mainardi è incompatibile con la carica di consigliere comunale”. A comunicarlo, questa volta, non è il solito consigliere di minoranza bensì il più alto funzionario in capo al Comune di Angri ovvero il Segretario Generale dott.ssa Paola Pucci.

Con una lettera inviata a Gianluca Giordano, presidente del Consiglio Comunale, la dott.ssa Pucci ha richiesto l’avvio della procedura nei confronti di Mainardi ai sensi dell’art. 69, comma 1 del dlgs 267/2000, non prima di aver fatto la cronistoria amministrativa degli immobili che risultano di proprietà del consigliere in questione e sottoposti a confisca da parte dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. 

Da appositi controlli amministrativi, effettuati su richiesta della stessa Agenzia, sarebbe emerso infatti un debito liquido ed esigibile del consigliere Mainardi verso il Comune di Angri per il mancato pagamento della tassa IMU  per gli anni 2012 e 2013. 

Poichè la normativa  dispone che chi ha un debito nei confronti dell’Ente non può ricoprire la carica di sindaco, consigliere comunale, etc… la Segretaria Comunale ha chiesto al Presidente Giordano  di avviare le procedure per la decadenza.

Nel caso specifico si tratterebbe sia di incandidabilità (per la tassa Imu 2012) che di sopravvenuta incompatibilità (per quella 2013, accertata e notificata nel 2016).

A questo punto, dopo le contestazioni previste dalla normativa, sarà il consiglio comunale a dover valutare e decidere sulla questione e se cioè Mainardi, una volta rimossa la causa di incompatibilità, possa continuare a rimanere nei banchi del consiglio. 

Parallelamente dal Comune di Angri, a firma del Sindaco Ferraioli, pare sia partita un’altra richiesta, diretta alla Prefettura, per verificare se la recente sentenza della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso contro il provvedimento di confisca degli immobili abbia o meno creato in capo al consigliere Mainardi un ulteriore e più grave motivo di incompatibilità.

Amedeo Santaniello