Angri Calcio 1 - Libertas Stabia 6

L’Angri incamera la sua quinta sconfitta consecutiva chiudendo un campionato tutto da dimenticare se non fosse per le note liete messe in mostra da un manipolo di ragazzini a cui deve andare sicuramente il plauso degli sportivi angresi. 

Angri grigiorossa sia se ci si riferisce alla U.S.Angri che all’A.S.Angri ha dovuto sopportare una crisi che ha determinato un fallimento mai registrato nel passato. Quella contro la Libertas Stabia poteva significare per l’A.S. Angri il ritorno nel calcio che conta, dopo l’entusiasmante presentazione in estate e il comportamento in campionato che l’ha vista vicinissima alla finale regionale di Coppa Italia e spesso anche tra i primissimi posti del girone B di eccellenza lottando a pari merito con le corazzate Torrecuso e Vico Equense. 

Invece con somma tristezza Angri sportiva raccoglie solo le briciole di una annata che poteva essere grande e invece non lo è stata. Partita anche con buone possibilità di ben figurare, nella parte finale del torneo è stata sopraffatta da una crisi che ha colpito società e calciatori tanto che nelle ultime 5 giornate di campionato l’A.S. Angri ha fatto registrare sconfitte anche umilianti ma che non appannano certamente la voglia di essere protagonisti di un manipolo di giovanissimi schierati dopo la defezione e le dimissioni dei titolari. A loro va il merito e l’encomio di tutta Angri sportiva per aver lottato su ogni palla e sudata la maglietta fino all’ultima goccia di energia nonostante l’inesperienza. Per cinque gare l’Angri ha dovuto subire la mortificazione di un risultato a volte troppo severo grazie ad un accanimento degli avversari di turno che si è mascherato come per il rispetto dello sport. Al novantesimo della gara contro la Libertas, si archivia, quindi, un campionato assolutamente da dimenticare per l’Angri Calcio in quanto partiti con proclami entusiastici sono franati senza che se ne conoscesse il reale motivo. 

Per l’ultima mister Rega ha schierato la solita giovanissima e volenterosa Angri che solo per inesperienza ha lasciato i tre punti all’avversario. Per ben 10 minuti i grigiorossi hanno messo i brividi alla più esperta formazione avversaria avvicinandosi minacciosi alla porta difesa da Schettino e fallito solo per un soffio il gol con Scarlato, Mercurio e Montella. Al 16’ la prima rete, velo di Celardo e pallonetto vincente di Chierchia. L’Angri non reagisce e dopo due minuti ancora Celardo mette dentro una corta respinta del sedicenne Cirillo. Il tempo si chiude con l’Angri che tenta di giocarsi le proprie carte ed è solo nella ripresa che capitola sotto i contropiedi della Libertas. In apertura è Nicolella che sfrutta al 47’ una disattenzione difensiva ripetendosi in fotocopia un minuto dopo. Impingua il bottino Celardo al 54’ su azione di contropiede mentre al 57’ Montella sigla il gol della bandiera realizzando dalla distanza una punizione che lo stesso centravanti si era procurata. Al 61’ ancora un contropiede, la squadra ospite si ritrova davanti a Cirillo in superiorità numerica e per Nicolella è facile firmare la sua terza marcatura. Al 69’ Montella si fa parare un rigore calciato senza cattiveria. La gara finisce qui, perché le sostituzioni operate da mister Coppola pareggiano il numero degli under in campo e a parità di merito l’Angri sa farsi rispettare tanto che non corre più alcun rischio. Ma al di là dei risultati che comunque confermano una salvezza mai messa in discussione, grava su squadra e società l’incertezza e il peso del futuro che non si preannuncia al momento felice e rassicurante, a meno che …. ma questa è solo immaginazione. 

Vincenzo Vaccaro