Angri e gli stranieri: dopo la religione, il commercio?

Alcune riflessioni sulle affermazioni della Confesercenti di Angri in materia di commercio locale

mercatiLungi da me l’intenzione di fare polemica con il mio amico Aldo Severino, che stimo e rispetto per il lavoro che ha fatto in questi anni e sta cercando di fare per le categorie che rappresenta. 

Ma, a dire la verità, la sua recente uscita come rappresentante della Confesercenti, nei riguardi degli “stranieri”, non mi è proprio piaciuta. Un’uscita che probabilmente risente del clima “oltranzista” (per non usare un altro termine più forte ) che anche ad Angri sta attecchendo e che nei giorni scorsi si è espresso nel dibattito pubblico seguito all’apertura del luogo di preghiera musulmano in via Incoronati.

Aldo Severino, nel riportare i dati di uno studio dell’Osservatorio Economico Provinciale della Camera di Commercio di Salerno in cui si sostiene che la presenza degli stranieri è in forte aumento, così scrive:

“Un dato che è sotto gli occhi di tutti, ultimamente nella nostra zona i negozi e le imprese di stranieri sono in ogni strada. Tutto questo va bene perché credo che il commercio sia per tutti e nessun vincolo di nazionalità o di colore di pelle sia necessario per impegnarsi sul mercato. Ma è importante che siano in regola rispettando le leggi, a partire dai permessi di soggiorno fino a giungere a tutte le norme che il “sistema” richiede a noi commercianti e imprenditori. Attenzione anche ai prodotti che vengono immessi sul mercato, poiché non si può tollerare: il falso, il contraffatto o addirittura, nei casi di generi alimentari o prodotti per la ristorazione, la dubbia provenienza. Insomma – conclude il presidente Severino – se queste aziende fatturano e quindi fanno bene all’economia nazionale ed anche a quella del comune di residenza, pagando tutto ciò che bisogna pagare, i titolari vanno visti come veri imprenditori e non come degli invasori del territorio.”

Da qui nascono alcune mie considerazioni. 

Se le preoccupazioni sugli stranieri fatte da Aldo riguardano l’abusivismo,  l’evasione fiscale, la sicurezza, etc..  e quindi la concorrenza sleale, questo è un problema serio che riguarda tutti gli imprenditori, sia italiani che stranieri. Come c’è l’ambulante abusivo o il negozio straniero che non rilascia gli scontrini fiscali o che impiega personale non in regola, c’è sicuramente l’ambulante abusivo o negoziante o imprenditore italiano che fa altrettanto, quindi la lotta comune che bisognerebbe fare, italiani e stranieri, commercianti e  soprattutto noi consumatori, è il rispetto delle regole da parte di tutti. 

Sottolineare il “permesso di soggiorno” quale elemento di controllo appare superfluo visto che per essere in regola, per l’iscrizione alla Camera di Commercio, Inps, Inail, Iva, etc…) penso che sia necessario obbligatoriamente il permesso di soggiorno. Come pure appare superfluo sottolineare il pericolo del falso, del contraffatto o, nei casi di genere alimentari o prodotti per la ristorazione la dubbia provenienza: un problema vero ma che fin’ora è stato accertato soprattutto tra gli imprenditori italiani.

Ciò che invece non è stato sottolineato dello studio della Camera di Commercio è questo: come mai, visto che c’è un aumento della presenza straniera in campo commerciale (compreso Angri)  assistiamo invece ad un progressivo abbandono e chiusura delle attività da parte degli operatori italiani (anche di Angri)? 

Secondo me le motivazioni sono molteplici e molte attengono alle trasformazioni sociali ed economiche impetuose della nostra società, allo sviluppo dei grossi centri commerciali, all’utilizzo delle nuove tecnologie per fare gli acquisti, e così via ma anche ad una certa mentalità "conservatrice" degli operatori commerciali ed imprenditoriali. Solo per fare un esempio, mentre il mondo cambiava ad un ritmo impressionante, ad Angri fino a poco tempo fa ci si azzuffava sulla chiusura dei negozi il giovedì pomeriggio. Vi ricordate la famosa questione che ci ha appassionati per tanto tempo? Oggi i negozi e i centri commerciali sono aperti anche la domenica, a Natale e Pasqua, e tra poco ci sarà qualcuno che aprirà anche di notte, ammesso che non ci sia già. La concorrenza si fa più dura e le “rendite” di posizione saltano.

Sarebbe interessante dibattere su questi argomenti,  senza preclusioni o prevenzioni di ordine razziale, etnico, religioso o politico.

Amedeo Santaniello 


Parole Chiave: news, commercio, confesercenti, aldo severino, extra comunitari, moschea, via incoronati

Pubblicato il 03 Agosto 2014 da La Redazione


COMMERCIO

Aldo Severino: “il rispetto delle regole vale per tutti”

Aldo Severino: “il rispetto delle regole vale per tutti”

Le precisazioni del Presidente della Confesercenti Angri rispetto alla questione “stranieri”

NATALE 2010

Vota la vetrina di Natale più bella

Vota la vetrina di Natale più bella

L’evento è organizzato dalla Confesercenti ed è parte integrante del progetto per sostenere il commercio e l’artigianato

Confesercenti

“Vota la vetrina più bella”, a giorni lo spoglio delle schede

L’iniziativa della Confesercenti al suo epilogo. Fotografate circa trecento vetrine. La premiazione prevista per il 9 gennaio nella Casa del Cittadino

Confesercenti

Cerimonia di premiazione della “Vetrina di Natale più bella”

L'iniziativa della Confesercenti di Angri si conclude domenica 9 gennaio alle ore 10,30 presso la Casa del Cittadino.