Angri, il caso Soget ritorna d’attualità

Il Pm chiede gli arresti domiciliari del Sindaco Mauri, il Gip dice no: “ha agito in buona fede”

tribunale nocera inferioreLa questione Soget ritorna prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica angrese. E’ di oggi la notizia, riportata da alcuni organi di stampa (Mattino e La Città ) della richiesta di arresti domiciliari avanzata dal pubblico ministero Lenza nei confronti del Sindaco di Angri Pasquale Mauri e del rifiuto del Giudice delle Indagini Preliminari (Gip) ad emettere provvedimenti restrittivi nei confronti del primo cittadino perchè avrebbe “agito in buona fede”.

La vicenda, come si ricorderà, riguarda l’affidamento diretto della gestione del recupero dell’evasione dei tributi comunali alla società pescarese che sarebbe stata legata, secondo l’accusa, ad una assunzione durata alcuni mesi presso la Soget Spa, del figlio del primo cittadino. Secondo il Gip Alfonso Scermino, che ha respinto la richiesta di arresti domiciliari, invece, i due momenti ( affidamento ed assunzione) non sarebbero da collegare e nel provvedimento di rigetto avrebbe affermato che il Sindaco “ha agito in buona fede”.

Senza voler entrare nel merito della vicenda che è affidata, come è giusto che sia all’organo giudiziario, vorrei rimarcare invece un aspetto che attiene alla comunicazione e all’informazione. Sul caso Soget è stato detto e scritto tutto, o quasi, e quindi adesso non resta che aspettare che i giudici stabiliscano se siano stati commessi o meno reati penali perseguibili. E’ il loro mestiere, lo facciano bene, presto e fino in fondo. 

Quello che vorrei sottolineare, in questo momento è il fatto, inconfutabile, che ad oggi non è stata scritta una sola riga, nemmeno dai più accreditati colleghi della carta stampata, sull’altro “scandalo” che la questione Soget ha fatto venire fuori e da cui è stata generata. 

Mi riferisco all’evasione ad Angri di decine di milioni di euro di tributi comunali (Ici e tarsu) che sarebbero stati sottratti alle casse comunali da pochi  ed individuabili soggetti che per anni hanno fatto i furbi, facendo pagare al resto dei contribuenti onesti anche quanto da loro dovuto. Qui non si tratta di poche migliaia di euro. Qui si tratta di circa quindici milioni di euro (trenta miliardi di vecchie lire) e più, che sistematicamente e per lunghi anni sarebbero stati evasi, creando una voragine finanziaria nel bilancio comunale, di tale portata, da portare l'Ente Comunale al sicuro fallimento.

Su questo argomento c’è un silenzio mediatico irreale, rotto ogni tanto dalle scarse notizie che arrivano dal Tar o dalle Commissioni Tributarie, come se la cosa fosse di poca importanza o non interessasse nessuno. Mentre è proprio in quelle stanze, secondo me, che si sta giocando il destino della città di Angri.

Amedeo Santaniello 

Parole Chiave: news, tribunale, soget, pasquale mauri, tributi, tar, commissione tributaria

Pubblicato il 04 Settembre 2012 da La Redazione


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