Angri. Possibile nuovo commissariamento dell’Amministrazione, è scontro Ferraioli-Giordano

Una storia che sembrava sopita, almeno fino a giugno, ritorna d’attualità in piena emergenza sanitaria e sociale.
A surriscaldare gli animi dei cittadini angresi, già provati da una quarantena forzata per il pericolo di contagio, la notizia dell’anticipo dell’udienza di merito sul ricorso presentato a gennaio 2020, prima dello scoppio della epidemia, dall’ex presidente del Consiglio Comunale Gianluca Giordano contro il reintegro  del Sindaco e dell’intera amministrazione comunale.

Il Consiglio di Stato ha infatti anticipato, su richiesta dei legali del proponente,  a giovedì 23 aprile la discussione nel merito del ricorso, precedentemente fissata per il mese di giugno.
Una decisione che è stata fortemente stigmatizzata sia dal sindaco Ferraioli, che dagli assessori e dai consiglieri di maggioranza.
In un comunicato stampa congiunto rivolto ai cittadini angresi, gli undici consiglieri di maggioranza e i sei assessori comunali hanno espresso giudizi pesanti nei confronti di Giordano: “in questa fase emergenziale, in cui tutti Noi combattiamo per la tutela della Vostra e Nostra salute, l'ex presidente del Consiglio comunale Gianluca Giordano, ha trovato il tempo per ricorrere contro la sentenza che ha reintegrato il Sindaco, il Consiglio comunale e lo stesso Giordano. Così l'udienza di merito è stata anticipata dal 18 giugno al 23 aprile 2020. Tutta questa fretta a quale scopo? Forse nella speranza di far ritornare il Commissario? Noi non ci stiamo alla tanto decantata ed urlata pace sociale, vogliamoci bene, tutto andrà bene: basta con questi sotterfugi. Siamo in guerra e dobbiamo fare squadra. La informiamo sign. Giordano, che le elezioni sono state rinviate tra ottobre e dicembre. Quindi avrà tempo per farsi giudicare dai nostri concittadini. Noi non molleremo di un millimetro. Sosterremo il nostro Sindaco, Cosimo Ferraioli, nella buona sorte e soprattutto nelle avversità come l'emergenza Covid-19.”

Gianluca Giordano, risentito da accuse ritenute infondate (la richiesta di abbreviazione dei termini, sarebbe stata fatta autonomamente dai suoi legali) ha così risposto: nonostante la volontà di mettere da parte tutte le divergenze politiche in un momento storico drammatico come questo, tutti gli sforzi di collaborazione sono caduti nel vuoto a causa di queste vergognose speculazioni. MAI avrei pensato di chiedere abbreviazioni dei termini in un momento delicato come questo. Di queste bugie e speculazioni ne terremo conto al momento giusto ora è tempo di pensare solo ad altro”.

Amedeo Santaniello