Angri - Sant’Antonio Abate 2-1

Con i risultati giunti già in mattinata dagli altri campi, l’Angri doveva assolutamente vincere per ritoccare e migliorare sensibilmente la propria posizione in classifica. Una vittoria che avrebbe dovuto ripagare i sacrifici sostenuti dalla società e nel contempo rilanciare una città da troppo mortificata in campo sportivo. L’ottava giornata metteva di fronte ai grigiorossi i cugini di Sant’Antonio Abate, una formazione che di questi tempi non sta navigando in acque tranquille pur se nell’ultima di campionato ha fatto squillare trombe di riscossa.

Al Novi invece tira altra aria e trascinati da circa mille tifosi, l’Angri conquista la quarta vittoria consecutiva dell’era Di Nola facendo completamente dimenticare ai tifosi le balbettanti prestazioni di inizio campionato. Una vittoria sofferta quella ottenuta contro il Sant’Antonio Abate perché conquistata in pieno recupero e su calcio di rigore.

Per la verità, l’Angri avrebbe dovuto archiviare il derby già nel primo tempo ma i legni, tre volte, le miracolose parate dell’estremo difensore abatese e un calcio di rigore non concesso potevano condizionare l’undici del presidente Giugliano. In apertura il tecnico angrese era in apprensione in quanto i derby nascondono sempre delle insidie e con una squadra come il S. Antonio Abate alla ricerca disperata di punti, poteva succedere qualsiasi risultato. Al fischio di un incerto direttore di gara, l’Angri saliva subito in cattedra cercando di sorprendere gli avversari che con tutti dietro la linea della palla opponeva una strenua resistenza. Per emozionarsi bisognava attendere il 14’ con Ferraioli che si libera ma sulla ribattuta di Balestrieri nessuno era pronto a calciare in rete. Due minuti e Liguori lanciava Ferraioli, anticipato da Galasso. D’Ambrosio poi al 17’ faceva gridare al gol con un tiro finito di poco alto e la difesa ospite doveva ricorrere all’angolo al 19’ sempre su conclusione della giovane ala angrese. Al 25’ l’inspiegabile decisione del direttore di gara di mandare negli spogliatoi Somma e Iovine sorpresi a strattonarsi a centro campo. Entrambe in dieci, non risparmiavano le forze con l’Angri che deteneva il pallino del gioco e gli ospiti impegnati a fermare quello degli avversari. Al 35’ invocavano il rigore i grigiorossi ma il direttore di gara consentiva una punizione proprio sulla linea dell’area. Almeno due pali negavano la soddisfazione della rete agli uomini di Di Nola. Al 40’ cross dell’infaticabile D’Ambrosio dal settore sinistro e Labaro, emulo di Callejon  gira a volo un tiro che Balestrieri neutralizza d’istinto. Il tempo si chiude con una clamorosa traversa di Ferraioli al 43’. E il Sant’Antonio Abate? Nei primi quarantacinque minuti si è affidato a timidi contropiedi pensando più a non offrire il fianco agli avversari che a indirizzare tiri verso la porta avversaria. Nella ripresa il tema tattico non cambia, gli abatesi si difendono con ordine grazie alla regia difensiva di Galasso. ma deve però capitolare al 69’ con Imparato che gira a rete su azione di calcio d’angolo. È il gol liberatore, ora l’Angri potrebbe aspettare gli avversari e colpire di rimessa ma non fa i conti con l’oste per l’occasione di nome Galasso che su azione di angolo pareggia le sorti all’84’. Ancora pochi minuti e il sogno dei giallorossi potrebbe concretizzarsi, ma l’Angri si riversa nella metà campo avversaria, spinge sulla difensiva gli ospiti fino a quando il direttore di gara non punisce con un calcio di rigore un fallo di mani in piena area. Dal dischetto Montaperto che mette alle spalle di Balestrieri mandando in paradiso i mille tifosi in tribuna. 

Spogliatoi: In sala stampa Mario Di Nola, elogia il comportamento degli avversari che hanno lottato con i denti, ma bisognava assolutamente vincere. “Ero preoccupato, ad inizio gara, afferma il tecnico, i derby nascondono sempre pericolose insidie. Ma nonostante una strenua difesa siamo riusciti a passare. Per la verità, ammette il tecnico, potevamo già nel primo tempo agguantare la vittoria ma siamo stati poco cinici e cattivi sotto rete, infatti, conclude Di Nola, abbiamo colpito due legni e una traversa mentre ci è stato negato un rigore” Il presidente Giugliano è soddisfatto del risultato. “Questa vittoria, dice, va dedicata al primo cittadino Pasquale Mauri e al consigliere Alberto Milo che ci hanno sorretto e incoraggiati sin dal primo giorno. Oggi a differenza delle altre tre domeniche dell’era Di Nola, abbiamo sofferto e il merito va certamente alla squadra avversaria mentre parte della vittoria è stata fortemente voluta dalla tifoseria che per novanta minuti ci ha dato la forza di spingere sempre sull’acceleratore e conquistare i tre punti in palio. Alla riapertura del mercato, conclude il presidente, potremmo pensare a qualche rinforzo per puntare al passaggio di categoria ma prima bisogna sfoltire la rosa visto che siamo in super organico, e poi con un pubblico così caloroso noi giochiamo sempre con l’uomo in più e a loro vanno i miei ringraziamenti”   

Vincenzo Vaccaro 

U.S. ANGRI  2 - S.ANTONIO ABATE  1

ANGRI: Longobardi, Liguori, Palumbo, Manzo, Imparato, Polverino, D’Ambrosio (80’Gentile), Labaro (57’Schettino), Montaperto, Ferraioli, Iovine

A disp: De Sio, Salvatore, Tortora, Gargiulo, Russomanno, All. Di Nola

S.ANTONIOABATE: Balestrieri, Veneziano (75’ Esposito), Donnarumma (80’ Abagnale), Mosca, Galasso, Russo L, Russo V (67’ Nastro), Domma, Magino, Pelagione, Comegna.

A disp: Battimeli, Imparato, Pucci, Staiano. All: Gargiulo C.

Arb: Ciccone di Ariano Irpino

Reti : 69’ Imparato, 84’ Galasso, 94’ Montaperto (rig)

Espulsi per reciproche scorrettezze  al 25’ Iovine (A), Somma (S)

Amm. Montaperto (A), Veneziano, Galasso (S)

Angoli 5 a 1 per Angri

Rec: pt 3’; st 5’