Controvento, presentato ad Angri il libro di Antonello Caporale

Il business dell’eolico in un Sud apatico e privo di coscienza civica

presentazione libro Controvento Angri

«Antonio più di ogni cosa sentiva di notte, anche in casa, il rumore delle pale. Vvrroom … vvrroom … Si addormentava con le pale che giravano e si alzava, dopo le poche ore di sonno, che continuavano a girare. Giravano sempre, le pale».
Nella vita di Antonio Colucci entrano un giorno, ospiti scomode inattese, le pale eoliche. Nel suo mondo arcaico quelle pale soffiano senza un perché. Del resto è una ricchezza improvvisa e sconosciuta apparsa nel Sud dell’Italia, dove le pianure non danno da vivere. I capannoni sono ormai detriti della civiltà industriale, l’agricoltura è povera, i contadini pochi e per lo più morti di fame. Ai sindaci il vento piace perché rappresenta una piccola pensione sociale collettiva. Pochi soldi, ma cash, ora che le casse sono vuote. E grazie a quegli industriali che fittano terreni ( e coscienze) c’è una fatica in meno da fare; pensare, organizzarsi, cercare il partner, produrre in proprio. È troppo complicato, troppo impegnativo sviluppare un’economia locale fondata sull’energia sostenibile e rinnovabile. Meglio appare tutto in cambio di un obolo.
Lo Stato ha semplicemente abdicato al suo dovere. Senza mai indicare, valutare, ammettere o respingere, proporre e magari mitigare l’impatto ambientale, dire no qualche volta alle pale. No, qui no. Lì invece sì. Senza cura per il bene di tutti, senza amore per il territorio. Lo Stato ha semplicemente chiuso gli occhi davanti al più grande scandalo di questo inizio secolo."

In un angolo di Piazza Doria, trasformata per l’occasione in un salotto letterario, è stato presentato ieri sera Controvento, il tesoro che il sud non sa di avere, di Antonello Caporale, edito da A. Mondadori. L’incontro con l’autore, organizzato dall’Associazione L’Officina delle Idee, ha dato modo agli intervenuti di fare una riflessione generale sullo stato degli interventi pubblici e privati nella materia delle energie rinnovabili in Italia, a partire dall’eolico che si sta diffondendo a macchia d’olio nelle regioni meridionali. Grandi guadagni per pochi, briciole che vanno alle comunità locali, impatto ambientale senza alcun controllo. Da qui il richiamo di Caporale alla gente del Sud a svegliarsi dal torpore e a prendere coscienza civica dei problemi e delle opportunità.

Oltre all’autore, sono intervenuti Franca Francavilla, presidente dell’Associazione Officina delle Idee, Salvatore Campitiello, presidente dell’Associazione Giornalisti della Valle del Sarno, Raffaele Ariete (energy manager de La Doria) e l’ingegnere Cosimo Ferraioli, funzionario pubblico area tecnica e capogruppo Pd al Comune di Angri. Un breve saluto dell’Amministrazione Comunale è stato portato dall’assessore alla Cultura Giuseppe Mascolo.

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Pubblicato il 05 Maggio 2012 da La Redazione


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