Cstp, una generazione a... terra

Sel di Angri ha partecipato alle manifestazioni a Salerno per la difesa dei posti di lavoro e dei diritti dei cittadini

cstp, manifestazione a Salerno

Quello che sta emergendo in questi giorni nella provincia di Salerno è qualcosa che va oltre il senso comune della vergogna. I nodi di anni di cattiva gestione politica e di malaffare, sembrano giungere tutti al pettine.

 Sotto la direzione del molto discutibile liquidatore Santocchio, e con l'appoggio di sindacati deviati, che hanno approfittato del diffuso sistema clientelare per salvaguardare i propri interessi, si celebra impietosamente il funerale del Consorzio Salernitano dei Trasporti Pubblici.

Il Comune di Salerno guidato dallo sceriffo De Luca coglie l'occasione per presentare un conto salatissimo a Provincia e Regione. Poco importa se questo conto lo pagheranno anche i cittadini di Angri e di altri paesi. 

La Provincia del Principe Cirielli manifesta la sua totale  impotenza nella soluzione del problema. La Regione di Caldoro, Cosentino & company elemosina continuamente risorse che riesce a sperperare solo altrove. E in tutto questo, il Governo nazionale del Prof. Monti, retto dai rimasugli di una classe dirigente inconsistente (di centrosinistra e di centrodestra), preferisce prendersela con i lavoratori, i loro diritti e l'art.18, piuttosto che con le banche, le assicurazioni, gli speculatori finanziari, i grandi evasori e gli amministratori incapaci.

 In questi giorni alcuni rappresentanti locali di Sinistra Ecologia Libertà della città di Angri, Christian De Vivo e Guido Zampaglione, insieme a migliaia di studenti, sono stati vicini ai lavoratori del CSTP per manifestare a Salerno il loro senso di indignazione nei confronti di una politica che ha perso totalmente la bussola e che sta riducendo aziende e servizi sull'orlo del fallimento. In una Europa dove si spendono miliardi di euro per la costruzione della TAV, e in una Provincia dove si gettano al vento milioni di euro per un inutile aeroporto a Pontecagnano, si vuole far credere a tantissimi lavoratori che non si trovano le risorse per salvare il futuro di centinaia di famiglie. Soprattutto, si vuole far credere ai cittadini che non è più possibile preservare loro un importantissimo servizio come quello del trasporto pubblico.

   Il piano è chiaro ed è operativo già da anni in questo settore. Dai tempi della svendita dell'Alitalia ad una cordata di imprenditori “amici”. Il piano è proseguito con i disagi enormi sulle linee ferroviarie, con il dimezzamento del servizio di Circumvesuviana, con la liquidazione del CSTP e di altri Consorzi (come quello di Caserta), con il fallimento della Tirrenia, ed è andato sempre a vantaggio di gruppi privati e di chi nella politica continua a vedere solo un grande affare. Insomma: l'ennesimo enorme conflitto di interessi ai danni della collettività, perpetuato dagli sciacalli.

Ma adesso basta!

Nel periodo in cui il caro benzina ha raggiunto la soglia insostenibile di 2 euro a litro, si costringe un'intera Regione all'utilizzo dell'auto e di mezzi privati, condannando le classi meno abbienti alla immobilità. Non bastava la mancanza di lavoro, la precarietà e l'inquinamento a mortificare l'esistenza della gente della nostra terra. Bisognava aggiungere a questi problemi anche una crisi dei trasporti che doveva essere evitata con solo un po' più di buon senso e di oculatezza. Magari anche con l'incentivazione del bike and car sharing, il car pooling e altro.

 In tutto questo sconfortante quadro è facile cedere alla demagogia di chi imputa a tutta la classe politica le colpe di questo disastro. Ma la verità è che le responsabilità in tutto questo sono molto più grandi di quelle che pensiamo, e vanno attribuite anche alla nostra troppa indifferenza. Perché questo disastro non avviene “a nostra insaputa”!

Conosciamo benissimo i limiti e le difficoltà che oggi le ideologie, anche quelle di sinistra, cercano goffamente di superare. Ma la questione, che non può più essere evitata a lungo, è quella tra il “presente” di un pezzo di paese che vive ben al di sopra delle proprie possibilità, e tra il “futuro” dell'altra parte di paese che vuole riconquistare il suo diritto ad un'esistenza dignitosa. Un problema che sfiora il limite della crisi sociale e che corre il rischio di esplodere da un momento all'altro sotto l'occhio di governanti troppo distratti a capire com'è che si possono ancora salvare. Loro, che sono lontani anni luce dalle nostre realtà locali. Uomini e donne che viaggiano gratis su aerei, auto blu, elicotteri, ambulanze e navi da crociera verso mete esotiche e paradisi fiscali, mentre intere generazioni sono costrette ad aspettare invano autobus che non arriveranno.

 E' per tutti questi motivi che plaudiamo chiunque avrà il coraggio di portare in Consiglio comunale e nelle altre sedi opportune la questione del trasporto pubblico, al fine di risolvere repentinamente un problema che corre il rischio di soffocare definitivamente la già difficile vita lavorativa, formativa e turistica del nostro paese.

Sinistra Ecologia Libertà – Angri

Parole Chiave: news, politica, transport, sinistra ecologia libertà, cstp

Pubblicato il 13 Aprile 2012 da La Redazione


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