Guida ai sentieri della Montagna di Angri
Il certosino lavoro di Modestino D’Antonio e dei suoi "moscardini" sui sentieri del Cerreto e del Chianiello
Quanti di noi, nel passato guardando a sud di Angri aveva sognato di poter arrivare sino alla vetta della nostra Montagna. Un sogno cullato da molti ma riservato solo ai boscaioli, ai pastori e solo raramente a qualche coraggioso, voglioso di sfidare la sua montagna e rendersi protagonista di una impresa da raccontare agli altri. Raccontare di sentieri che non c’erano, di difficoltà legate alla natura stessa della montagna, si perché la nostra montagna voleva difendersi da chi la attraversava solo per diletto e non per amore.
Da qualche parte ho letto che chi va in montagna con i soli muscoli si ritrarrà da essa dopo pochi anni; chi va in montagna col cervello e col cuore saprà trovarvi valori tutta la vita e il gruppo degli amici della montagna la amano per davvero.
La leggenda del Cerreto e dei monti lattari, ogni pietra o sentiero della montagna raccontano le mitiche imprese del gruppo che ha sede in via Marconi. Il tempo, poi ha creato la leggenda di Peppe Pistone, Alfonso ‘O Calan e di tanti altri che non me ne vogliano se ne ometto i nomi, ma che hanno percorso e tracciato nuovi sentieri, nuove mete. Ma Modestino D’Antonio e tutto il suo staff, hanno voluto fare di più, pubblicare una “Guida dei sentieri del Cerreto e del Chianiello, alla scoperta della nostra montagna con i racconti dei moscardini”.
Un opuscolo che vuole presentare a quanti vogliono salire su in vetta col cervello e con il cuore per trovarvi quei valori che la natura sa regalare. La lettura del libro è semplice e lineare e racconta con precisione tutti gli angoli più caratteristici che portano in alto. L’azione e l’impegno dei moscardini hanno ricevuto con soddisfazione il riconoscimento del Cai che ha voluto così rendere omaggio a quei sentieri che da Angri vanno al Cerreto e a quei personaggi che hanno fatto con la passione per il viaggiare all’aria aperta un proprio modo di vivere. Il leggere le pagine del libro ti coinvolge e per lunghi attimi ti inducono a chiudere gli occhi e percorrere con la fantasia i sentieri per apprezzarne le vedute del paesaggio che ti circonda. Dalla rinata casa del guardiano del Chianiello si diramano tutti i sentieri che portano alla Casa Rossa, al Castello di Lettere, alla Ballatora, alla Grotta di Santa Maria della Speranza già grotta del Caprile dove ogni anno il terzo sabato di ottobre ci si incontra per festeggiare e venerare la sacra immagine così come a Maggio per il rosario del mese Mariano. Ancora sentieri che ti accompagnano al Mandrone, al Cauraruso, alla vetta del Cerreto, magari raggiunto dallo Scalandrone, dove fino a poco tempo fa esisteva una capanna di legno costruita grazie alla tenacia di ‘O Calan e purtroppo distrutta da mano ignota, togliendo quel sicuro rifugio a quei temerari che affrontavano la lunga salita per bearsi e incantarsi di fronte a tanta bellezza che la natura sa offrire.
Il libro di Modestino, è corredato inoltre da stupende illustrazioni che ti danno l’esatta idea di quello che si può incontrare avventurandosi tra i sentieri. A impreziosire il credo dei moscardini ci pensa già da anni Aniello Cannavacciuolo presidente dell’associazione sportiva Angri runner club, che anche quest’anno animerà i sentieri della montagna con la terza edizione del Trail del monte Taccaro. Una gara podistica lunga 11 chilometri tra i sentieri della montagna che mette a dura prova i muscoli degli atleti provenienti anche dall’estero e che quest’anno prova a superare i 200 partecipanti.
Vincenzo Vaccaro
Parole Chiave: news, ambiente, cerreto, chianiello, modestino d'antonio, amici della montagna
Pubblicato il 15 Aprile 2014 da La Redazione
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