I giovani alzano la voce sulla questione inquinamento

Terre ricolme di rifiuti, acque inquinate, malattie tumorali in aumento. Dove stiamo andando?

inquinamento sarno

I giovani dell’agro nocerino sarnese vivono in un territorio difficile ed inadeguato da un punto di vista ambientale e la vicinanza alla cosiddetta “Terra dei fuochi” non rassicura nessuno. Nulla di nuovo sotto il sole ed i problemi li conosciamo tutti: le discariche abusive, il fiume Sarno, l’amianto, l’inciviltà e la mentalità gretta e diffusissima consistente nel tener pulito il proprio “orto” fregandosene degli spazi altrui o della comunità.

E’ noto a tutti che molte zone di quella che per gli antichi Romani era la Campania felix sono inquinate da decenni e solo la stampa locale o qualche associazione ha osato alzare la voce in passato dinanzi allo scempio, dando così fastidio alla malavita organizzata o a qualche politico corrotto. Penso che Roberto Saviano, che piaccia o meno, col suo libro “Gomorra” e le sue indagini da cronista “irritante” abbia riportato alla ribalta nazionale la gravosa questione ambientale che ha ucciso, uccide ed ucciderà silenziosamente molti cittadini inermi. Le terre sono stracolme di rifiuti di ogni tipo, le acque ormai inquinate e l’aria continua ad essere bombardata dalle esalazioni che nere e copiose si alzano dai rifiuti che uomini senza cervello, cuore e dignità continuano a bruciare.

Le reazioni della gente comune ora sono molteplici: c’è chi invoca la bonifica, chi organizza manifestazioni di protesta esibendo le foto dei tanti innocenti morti a causa dei tumori, chi si fa fotografare con cartelli in mano a sostegno dei tanti Comuni coinvolti, chi denuncia e chi scappa. Ebbene si, scappa via da una terra divenuta inospitale, una terra che non dà più frutti, o meglio li restituisce inquinati, che puzzano di morte. Queste le impressioni a riguardo di alcuni giovani angresi.

Così Alfio Del Forno: “La camorra dimostra che sa uccidere anche senza armi... Aiutata dall'ignoranza vestita da omertà di chi sapeva e o per interesse o per timore non ha mai denunciato gli orrori commessi facendosi cosi prendere a schiaffi la propria dignità, e avvelenando insieme al territorio la vita dei propri amici dei propri familiari e di tanta altra gente... Le soluzioni sono gli interventi di bonifica con un esborso di ingenti somme di denaro anche se sono inutili in alcune zone dove il territorio è morto e quindi impossibile da bonificare... E questa è l'ennesima tegola che arriva in una terra dove si è sempre detto che il futuro è in mano ai giovani ma dalla quale i giovani a causa di certi gravi problemi sono sempre più incentivati a scappare.”

La giovane laureanda in Chimica Gilda Castiglione ha espresso il suo pensiero: “Come può non esserci nesso tra l' impennata di morti dovute a tumore ed il fatto che mangiamo prodotti irrigati con l' acqua di uno dei fiumi più inquinati d' Europa? Nell'Agro Nocerino Sarnese c'è il 47% di possibilità in più di ammalarsi di cancro. Per non parlare di "inerzie" come l'ormai nota emergenza amianto e l'abbattimento selvaggio degli alberi: due cose che notoriamente provocano l' insorgere di patologie dell'apparato respiratorio, carcinoma compreso.”

Luca Pica, laureando in Ingegneria delle Telecomunicazioni ha commentato: “Non occorre una laurea in medicina per rendersi conto che negli ultimi anni il tasso di mortalità sia aumentato a causa dei tumori dovuti all’inquinamento ambientale. Soprattutto in Campania. E’ normale vivere(o a sopravvivere) con delle vere “bombe ecologiche”nel raggio pochi chilometri? Fiume Sarno, discariche a cielo aperto, amianto abbandonato per strada, rifiuti  bruciati che sprigionano diossina. Le varie amministrazioni, nazionali e regionali, come ci difendono? Mentre i politici si interrogano da molti anni come risolvere il problema dell’inquinamento ambientale, le persone si ammalano e perdono la speranza di vivere una vita migliore. Quale potrebbe essere la soluzione? Trasferirsi in altre regioni d’Italia o in altre nazioni del Mondo per vivere una vita dignitosa? Penso che per risolvere il problema dell’inquinamento bisogna partire innanzitutto dal senso civico; se ciascuno di noi (politici inclusi) avesse un maggior rispetto per se stesso e per gli altri, qualcosa cambierebbe davvero. La fiducia e l’applicazione delle regole di convivenza creano effetti benefici per tutta la società.”

Giuseppe Afeltra


Parole Chiave: news, ambiente, inquinamento, giovani

Pubblicato il 16 Ottobre 2013 da La Redazione


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