L’Angri chiamata al riscatto

E’ nei momenti di difficoltà o delusione che si vede il carattere di una persona o di un gruppo di persone. Nel caso dell’Angri, che ha ceduto domenica nell’importante derby con la Virtus Scafatese, lo stop all’avanzata impetuosa della formazione grigiorossa può rappresentare l’occasione per ritornare con i piedi per terra e per rilanciare il programma societario e tecnico, portato avanti fino ad oggi con serietà e competenza. 

A dire la verità, sia il presidente Giuseppe Giugliano, sia il tecnico Mario Di Nola, fin dall’inizio hanno sempre cercato di far capire che il cammino verso la promozione in serie D non poteva essere una semplice passeggiata, in quanto almeno altre quattro formazioni blasonate avevano gli stessi obiettivi e possibilità. Poi la lunga catena di successi consecutivi avevano fatto dimenticare a molti, giocatori compresi, che il percorso è ancora lungo e le insidie sono ancora tante.

Domenica scorsa, mettendo da parte le condizioni del terreno e il forte vento - condizioni comunque penalizzanti per entrambe le squadre, non abbiamo assistito, ci spiace constatarlo,  ad un grande impegno, tranne qualche eccezione,  da parte dell’undici grigiorosso, almeno quanto dimostrato nelle gare precedenti, mentre abbiamo visto maggiore determinazione e migliore piazzamento in campo degli avversari. 

Oggi, comunque, bisogna guardare avanti. Il campionato, come ha dichiarato Di Nola,  è apertissimo, ci sono tante buone squadre e molto si deciderà con gli scontri diretti. I giocatori, ne siamo sicuri, ci metteranno l’anima per non sfigurare e rendere onore alla casacca che indossano, a partire dalla trasferta di Pontecagnano. Nel frattempo i tifosi continueranno sostenere, a prescindere dai risultati, i colori grigiorossi.