L'Assessore alle Politiche Sociali Russo replica a Fratelli d'Italia e Avanguardia

In risposta alla nota diffusa da Fratelli d'Italia e Avanguardia, l'Assessore alle Politiche Sociali Annamaria Russo ha rilasciato alcune dichiarazioni.

“Ancora una volta alcune forze politiche – ha esordito l'Assessore Russo – non fanno altro che generare confusione con il chiaro intento di ostacolare le attività di questa amministrazione. Sembrano in effetti essere gli unici che non comprendono, o non vogliono comprendere, che le luminarie natalizie non sono un semplice decoro, ma un'occasione per attirare ad Angri visitatori dai paesi vicini e per dare in questo modo un supporto alle attività commerciali in un periodo di crisi economica. L'esempio di Salerno, che ogni anno attrae migliaia di visitatori che riempiono bar, negozi e ristoranti, sembra non aver insegnato nulla a coloro i quali hanno ormai abbandonato qualunque prospettiva politica, accontentandosi di alimentare inutili polemiche”.

“Mi chiedo come sia possibile – ha continuato l'Assessore – sostenere una contrapposizione tra politiche sociali e iniziative natalizie. Innanzitutto, è palese che le giornate di festa e spensieratezza organizzate sul territorio vanno proprio a vantaggio di chi, per condizioni economiche o di salute, non può andare a divertirsi altrove. Inoltre faccio notare che, con dati di bilancio alla mano, questa amministrazione si è caratterizzata per investimenti crescenti rivolti alle fasce più deboli della popolazione. Basti ricordare che, diversamente da molti altri comuni che hanno tagliato l'offerta di servizi a fronte delle riduzioni di trasferimenti statali, ad Angri sono stati attivati ed estesi tanti servizi a supporto delle fasce deboli: dal trasporto alunni all'asilo nido, dai voucher per lavoro occasionale alle borse di studio, dai centri anziani e disabili ai buoni pasto”.

“Sicuramente tale situazione di crisi occupazionale e di disagio economico  - ha concluso l'Assessore Russo - non può trovare una risoluzione nell’ambito delle singole realtà territoriali. Ma certamente può essere alleviata da iniziative che puntano a risollevare le sorti dell’economia locale. Invece in alcuni casi ho l'impressione che si vorrebbe un completo spegnimento delle forze creative della città, con un ritorno alla stasi che per anni ha bloccato lo sviluppo cittadino”. (c.s.)