Nella Casa del Cittadino il convegno “La Cultura della Legalità”

Si è tenuto questa mattina nella Casa del Cittadino il convegno “La Cultura della Legalità”, organizzato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con il II Circolo Didattico di Angri e con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore.

In una sala gremita di cittadini, tra bambini, genitori, docenti e avvocati,  il primo cittadino di Angri Pasquale Mauri ha dichiarato: “Mi fa piacere che il primo convegno tenutosi nella ristrutturata Casa del Cittadino sia stato incentrato sul tema della legalità. Si tratta di un argomento cruciale nella vita del cittadino che vuole vivere la propria vita in autonomia e nel rispetto della comunità civile alla quale appartiene. La cultura della legalità coinvolge tutti: istituzioni, famiglia, scuola e associazioni. Crescere socialmente e culturalmente nella legalità significa perseguire tutti il rispetto delle regole e condannare coloro i quali tengono un atteggiamento contrario. Non è possibile pensare ad una società virtuosa se non crediamo tutti nell’importanza che riveste l’osservanza delle legge, che a mio parere rappresenta l’unica strada percorribile per garantire a ciascuno i propri diritti. Ringrazio il dott. Alfonso Longobardo, dirigente scolastico del II Circolo Didattico, per la collaborazione nell’organizzazione del convegno, e tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito. In particolare ringrazio il dott. Pino Arlacchi, parlamentare europeo, il dott. Umberto Postiglione, Prefetto di Palermo e purtroppo assente per motivi di lavoro, ma che ha fatto comunque pervenire il suo pensiero attraverso una missiva, il dott. Mario D'Antuono, Tenente Colonnello dell'Esercito Italiano, e la dott.ssa Stefania Faiella, magistrato angrese. Ciascuno con la propria testimonianza ha sottolineato la necessità di concepire le regole non più come delle imposizioni dall’alto, ma come delle soluzioni intelligenti per vivere in maniera sana e pacifica”.   

L’Assessore alle Politiche Sociali Annamaria Russo, promotrice dell’evento, ha aggiunto: “Come istituzione sentiamo forte il dovere di dare il nostro contributo allo sviluppo della cultura della legalità. Abbiamo puntato sui giovani perché crediamo nella loro sensibilità e capacità di cambiare lo stato delle cose. Continueremo ad organizzare incontri come questo, forti della convinzione che il rispetto della legge si traduca nel rispetto per il prossimo. Una società civile che fonda le proprie basi su questi due concetti non può che rappresentare il migliore dei contesti possibili per la crescita del cittadino”.