A rischio la gestione del ciclo rifiuti ad Angri Il contenzioso in atto tra il Comune e il consorzio Salerno 1 rischia di danneggiare i cinquantuno dipendenti di Angri Eco Servizi
La gestione del ciclo dei rifiuti (raccolta differenziata, trasferimento presso gli impianti, riciclaggio) potrebbe rappresentare tra non molto un serio problema per il commissario prefettizio Bruno Pezzuto e per i vertici dell’azienda municipale Angri Eco Servizi.
All’orizzonte la provincializzazione del ciclo rifiuti con la costituzione di una soggetto unico che dovrà assorbire sia le funzioni, sia i lavoratori in forza ai diversi consorzi. Angri fa parte del Consorzio Gestione e Smaltimento Rifiuti Salerno 1, sebbene non abbia mai affidato ad esso la materia riguardante i rifiuti disattendendo una precisa normativa. Infatti, il D.L. n. 61 del’11.05.2007, convertito nella Legge n. 84/07 e con l’Ordinanza n.251/07 del Commissario Delegato obbliga i Comuni di avvalersi, in via esclusiva, dei Consorzi per le attività di raccolta differenziata, affida ai Consorzi la predisposizione di piani economico-finanziari relativi alla raccolta differenziata nei territori comunali adottando anche le misure necessarie per incrementarla.
Il problema è che il Comune (per motivi mai chiaramente palesati), non ha mai trasferito queste funzioni al Consorzio preferendo prorogare il rapporto con la società comunale AES. Sullo sfondo una delibera della passata giunta comunale la n.08 del 2008, sospesa però dal Tar di Salerno, che prorogava l’affidamento all’AES.
Il Tar, ha ribadito infatti che i Comuni della Regione Campania devono avvalersi obbligatoriamente dei consorzi di bacino per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata. Ad appellarsi contro la delibera del Consiglio Comunale, era stato proprio il Consorzio che aveva ripetutamente richiesto di effettuare il servizio di raccolta differenziata presentando nel contempo anche un progetto per inglobare l’intero servizio di gestione dei rifiuti. Proposte che non vennero accettate dall’allora maggioranza di centrodestra. Da qui il ricorso al Tar con la relativa sospensione della delibera di proroga ad AES.
La società di via Stabia è mantenuta in vita grazie ai cospicui flussi di denaro provenienti dal Comune, milioni di euro che ogni anno affluiscono nelle sue casse. Due gli interrogativi : che fine farà Angri Eco Servizi considerato che di fatto le sue funzioni verranno assorbite da un nuovo soggetto a livello provinciale? E quale sarà il futuro occupazionale dei cinquantuno lavoratori, visto che non dipendono dal Consorzio e quindi non potranno essere automaticamente riassorbiti? Domande a cui dovranno dare risposte i vertice dell’amministrazione comunale ed i vertici aziendali della multiservizi.
Vorrei ricordare agli organi d’informazione, politici e cittadini, che un eventuale trasferimento del servizio della raccolta dei rifiuti, dalla AES al consorzio Salerno1, sicuramente non farà risparmiare i "COSPICUI FLUSSI DI DENARO PROVENIENTI DAL COMUNE DI ANGRI" perchè il canone attuale dato alla AES, sarebbe girato al consorzio, ma con una piccola (GRANDE) differenza, il consorzio con gli stessi flussi garantirebbe esclusivamente la raccolta e non lo spazzamento e gli operatori, adesso in carica alla AES, potrebbero non essere tutti assunti dal consorzio, inoltre non mi risulta nessuna legge regionale che impone il servizio della raccolta dei rifiuti ai consorzi.
Fatta questa precisazione, mi auguro che si faccia una corretta informazione perchè le elezioni amministrative ad Angri ci saranno nel marzo del 2010, perciò per gli slogan elettorali ci sarà tempo.