ANGRI ECO SERVIZI : INDISCREZIONI SUL NUOVO VERTICE Nel nuovo CdA probabilmente Carlo Semioli, area UdC, e Giuseppe Ferraioli, presidente del circolo cittadino di Alleanza Nazionale
La lunga riunione della giunta Mazzola conclusasi nella tarda serata avrebbe partorito alcuni nomi del nuovo vertice dell’azienda municipalizzata Angri Eco Servizi. Si starebbe delineando così il profilo del nuovo vertice aziendale. L’azienda di via Stabia, già da tempo al centro del dibattito politico, potrebbe avere una nuova organizzazione frutto dell’intesa tra i partiti della CdL, con uno sguardo attento anche alle esigenze della opposizione di centrosnistra.
Oggetto del vertice il nuovo organigramma dell’azienda speciale cittadina impegnata in tutto il ciclo integrato dell’igiene urbana. Non solo ritiro dei rifiuti e spazzamento delle strade ma anche pulizia delle feritoie, pulizia dei giardini, disinfestazione e derattizzazione. Funzioni previste dallo statuto aziendale. Le indiscrezioni per ora resterebbero tali. Nulla sarebbe confermato visto che non sono stati formalizzati atti amministrativi relativamente alle nomine. Una ufficialità che potrebbe trovare pubblicità e conferma da qui a qualche giorno.
In particolare, massimo riserbo si sarebbe registrato sul nome del presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda. Posto attualmente occupato da Michele Avagnano. Il nuovo presidente potrebbe essere un professionista politicamente vicino al sindaco Mazzola. La stessa prudenza vigerebbe anche sul nome del nuovo direttore generale che dovrà sostituire Pierfederico De Filippis. Il nuovo direttore potrebbe essere scelto tra le forze interne dell’azienda. Voci di corridoio, però, darebbero per quasi certi quali membri del nuovo cda i nomi di Carlo Semioli, area UdC, e di Giuseppe Ferraioli, presidente del circolo cittadino di An. Non si conoscerebbero ancora i nomi degli altri due componenti.
Da anni la municipalizzata non verserebbe in condizioni economiche floride. All’appello mancherebbero diversi miliardi delle vecchie lire. La gran parte del denaro deriverebbe dai trasferimenti da parte di Palazzo Doria. Somme che non sarebbero state corrisposte a causa di una perdurante mancanza di liquidità delle casse comunali.
Le sorti dell’AES sarebbero cioè direttamente legate alla capacità di spesa e di erogazioni del denaro da parte del Comune. Il nuovo vertice dovrebbe tentare di risollevare l’azienda cercando di intervenire su tutta le gestione, compresi eventuali sprechi. Insomma, si potrebbe aprire un nuovo corso per la multiservizi che occupa stabilmente cinquantadue lavoratori. L’azienda nacque diversi anni fa per dare una risposta occupazionale ai lavoratori socialmente utili. Da allora avrebbe incontrato notevoli difficoltà gestionali sul proprio cammino. Di pari passo si sarebbe registrato un continuo aumento dei costi per il conferimento dei rifiuti in discarica. Cifra che sarebbe lievitata anche a causa della perdurante emergenza regionale. Tra i primi aspetti da rilanciare ci sarebbe la raccolta differenziata dei rifiuti, mai andata a regime anche a causa del metodo adottato dall’azienda consistente nel deposito al suolo dell’immondizia.