Le due coalizioni prendono finalmente atto dei risultati elettorali del primo turno. Se Mauri vincesse il ballottaggio, saranno tredici (compreso il sindaco) i componenti della maggioranza.. Se invece fosse Mazzola a spuntarla , non avrebbe una maggioranza bensì sette consiglieri al suo fianco, mentre all’opposizione ci sarebbero ben tredici consiglieri . Sono questi i dati certi, reali, su cui le due coalizioni si stanno confrontando in questi ultimi giorni di campagna elettorale.
Gianpaolo Mazzola, riconosciuto di avere una minoranza in consiglio, cerca di convincere l’elettorato angrese che potrebbe benissimo farcela da solo, invitando a fare una scelta sulla persona. “o Gianpaolo o Pasquale”, ovvero una ancora piu’ accentuata radicalizzazione dello scontro, foriera di personalismi esasperati già respirata nei mesi addietro e che ha portato alla drammatica situazione in cui versa la città.
Pasquale Mauri, forte dei risultati ottenuti al primo turno, chiede invece agli elettori angresi di meditare prima di arrivare alla scelta del nuovo sindaco. “ Angri ha bisogno di stabilità e governabilità per affrontare i gravi problemi che ci sono, noi possiamo assicurarla perché abbiamo già la maggioranza in consiglio comunale mentre l’altro candidato, in caso di vittoria, con soli sette consiglieri non potrebbe certamente farlo. Noi abbiamo presentato agli elettori un programma dettagliato che ci impegniamo nuovamente a portare a compimento. Confidiamo molto sul senso di responsabilità dei cittadini angresi “.
Acclarati finalmente i dati e le percentuali, spazzato via il polverone creato ad arte per confondere le idee, ci si augura che questi ultimi giorni di campagna elettorale servano a chiarire e riprendere in modo chiaro – se ce ne fosse bisogno - gli impegni che i due candidati ritengano di assumere in caso di vittoria nel ballottaggio.Sarà poi al giudizio degli elettori scegliere il candidato in grado di poter tradurre tali impegni in realtà .