Emilio Testa: “ Agli untori, miei piccoli sventurati compagni di scranno, dico che non sono un voltabandiera” Il consigliere comunale, chiamato in causa dai compagni di opposizione, “spiega” la sua attuale posizione politica.
Egregio direttore,
In riferimento al comunicato stampa da Voi pubblicato su una mia presunta "transumanza", mio malgrado devo fare qualche precisazione. Apprendo da comuni amici e da qualche “rumor” locale che sarei finito mestamente nella lista dei probabili “voltabandiera”. Una lista compilata da persone che hanno l’ansia di apparire necessariamente, farsi sentire. Consto che gli “untori” sono i miei “piccoli” sventurati compagni di scranno.
Il consigliere comunale Emilio Testa
Quelli muti che in ogni seduta di consiglio non perdono altro che l’occasione di non parlare dei problemi di questo paese alla deriva. Secondo questo sparuto drappello di colleghi di opposizione, oramai soldati senza esercito né “capo” nè bandiera, Io avrei preferito aderire al progetto politico del Sindaco Gianpaolo Mazzola.
Chiedo a questa minoranza, che non trova di meglio che fare politica sul web o sulla piazza con gli anziani nonnini, che un tempo erano fonte delle mie preoccupazioni ai servizi sociali, attraverso quali complicate illogiche deduzioni abbiano inteso leggere, nelle mie possibili decisioni, il fantomatico passaggio al centro destra?
Facendo un rapido escursus consto che in pochi mesi da maggioranza consiliare siamo diventati una ridanciana opposizione. Qualche consigliere comunale che mi addita di volta bandiera, per puro opportunismo ancora mantiene il vessillo di un partito disintegrato da personalismi e affarismi. Intanto flirta con il centro destra tra Angri e Sarno alla ricerca di una possibile collocazione parentele in una “casa familiare”, tout court.
La mia posizione resta quella indicata nelle urne dai miei elettori. Una posizione trasparente ed intransigente, ma non necessariamente distruttiva nei confronti della maggioranza di Mazzola. Il compito, per un consigliere comunale, è quello di partecipare alla gestione della vita della città e dare, possibilmente, utili indicazioni agli amministratori. Conta il colore politico, (quando c’era), ma conta anche il senso profondo della progettualità e della responsabilità. Un voto ad una buona proposta che venga dall’amministrazione Mazzola non significa essere un sedicente “voltabandiera”.
Una nota a margine di questa precisazione. Non si può cavalcare politicamente il malumore del primo cittadino, avverso ai caposettore. Proporrei una linea d’intesa tra sindaco, capisettore e sindacati, alla ricerca della migliore soluzione possibile che favorisca il rilancio socio economico della Nostra città. Le polemiche favoriscono solo immobilismo e improduttività.
Faccio un appunto ulteriore. Tutti sanno delle criticità della casa comunale di via Semetelle, annosa e irrisolta eredità di un centro sinistra che appare proprio come i miei amici di percorso, privo di contenuti e di proposte, proteso alla spettacolarizzazione dell’evento fine a se stesso. Intanto nessuno si preoccupa di tantissimi altri problemi che attanagliano la Nostra città, quei problemi ereditati anche dall’amministrazione nella quale ero, purtroppo, parte integrante. Non arrivano proposte costruttive ma solo sterili critiche per puro spirito ostruzionistico. Una lista lunga che questa opposizione ignora e che, purtroppo, tace durante i consigli comunali.
Consigliere Emilio Testa
Nota del direttore Amedeo Santaniello.
Non entro naturalmente nel merito del dibattito in corso tutto interno ai gruppi consiliari di opposizione. Spetterà a chi è stato chiamato in causa rispondere, se lo vorranno.
L’unico appunto che sento di fare, in via amichevole, al consigliere Emilio Testa è il suo riferimento negativo alla “politica fatta sul web”.
Ad Angri il web, caro Emilio, è diventato l’unico spazio libero e democratico in cui si può fare politica, cultura, associazionismo, dibattito, cronaca, informazione, televisione, eccetera. Tutti i cittadini di Angri oggi, grazie al web, come lo chiami tu, sono a conoscenza giorno dopo giorno di ciò che succede nella propria città, sono più maturi e consapevoli di quanto non lo fossero appena un anno fa. Forse non te ne sei accorto ma anche tu, con questo intervento, hai fatto “politica sul web”. Hai risposto a chi ti accusa, hai chiarito la tua posizione, hai rilanciato una linea di intesa per i dipendenti, hai partecipato ad un dibattito liberamente e democraticamente. Sono sicuro che ci prenderai gusto.