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Pasquale Mauri apre ai democratici di sinistra : “Pronto a farmi da parte se il candidato sindaco viene espresso dal partito della Quercia e se questo serve a riunificare il centrosinistra.” Il Presidente di Agroinvest chiede una terna di nomi ai Ds ma esprime anche la “preferenza” per l’ex vicesindaco Luigi D’Antuono, garante di “autonomia” rispetto alla Margherita.
Pasquale Mauri, che era partito lancia in resta per la carica di sindaco, ha dato la propria disponibilità al segretario provinciale dell’Udeur on. Luigi Nocera a fare un passo indietro per trovare un accordo che ricompatti il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative.
Secondo fonti attendibili, sembra che Mauri abbia dato incarico al proprio segretario di partito di verificare la disponibilità dei democratici di sinistra – innanzitutto a livello provinciale e poi a livello locale – di una forte candidatura “politica” appartenente ai Ds.
Questi ultimi sarebbero chiamati a fare una terna di nomi tra cui scegliere il candidato alla carica di sindaco per la costituzione di una forte aggregazione di centrosinistra. Ma Mauri si sarebbe anche spinto più in là esprimendo un gradimento per l’ex vicesindaco Luigi D’Antuono che- a suo dire- darebbe più garanzie di altri di una certa equidistanza e autonomia rispetto a tutti i partiti che farebbero parte dello schieramento.
La mossa a sorpresa di Mauri, per il forte contenuto innovativo rispetto allo stentato dibattito fin’ora in corso, sta “sparigliando” tutti i tavoli attorno a cui si sono seduti ed alzati in questi giorni i rappresentanti delle formazioni di centrosinistra.
Che cosa faranno i diessini di Gina Fusco e Franco Bonaventura a cui si offre su un piatto d’argento la possibilità di esprimere un sindaco del proprio partito, dopo anni di subalternità al partito della Margherita? Ancora. Che cosa risponderà il partito angrese di Rutelli che corre il serio pericolo di vedersi “isolato” se non accetterà la proposta di Mauri ?