Angela Pauciulo e Alberto Smaldone, capisettori, hanno rassegnato le dimissioni dall’incarico. I due funzionari di Palazzo Doria, responsabili rispettivamente dei settori Contabilità e Bilancio, Entrate e Patrimonio (Pauciulo) e Affari Generali, Segreteria, Personale e Servizi Sociali (Smaldone) hanno rinunciato all’incarico che avevano ricevuto appena dieci giorni fa dal sindaco Giuseppe La Mura.
La notizia delle dimissioni dei due responsabili delle Unità Operative Complesse (U.O.C.) – un incarico prestigioso che generalmente fa gola a molti dipendenti di enti locali – ha colto di sorpresa l’intero apparato amministrativo comunale e sta alimentando ulteriori polemiche tra le forze politiche, alla prese con una crisi istituzionale che non ha precedenti nella storia della città di Angri.
Che cosa può spingere tante persone ad accettare prima incarichi prestigiosi e poi, a distanza di poche ore o pochi giorni, a rifiutare gli stessi incarichi senza dare alcuna giustificazione, come se si trattasse di affari privati e non pubblici, come se i cittadini non avessero il diritto di conoscere ciò che realmente sta succedendo nelle stanza del Palazzo Municipale? Che cosa si nasconde dietro a tante “strane “dimissioni” ?
Perché il sindaco La Mura non fa uno scatto di reni e in nome di quella trasparenza che ha sempre citato nei suoi discorsi pubblici, non dice la verità, mettendo finalmente l’opinione pubblica angrese in grado di capire chi sta tramando alle sue spalle, ammesso che ci sia?
Intanto la macchina comunale, senza assessori, senza capisettori, con consiglieri comunali fantasma, è in pieno caos.
I dipendenti comunali sono senza una guida politica e senza una guida amministrativa. I cittadini non hanno piu’ servizi ma cosa peggiore, non hanno più punti di riferimento.
Per quanto tempo dovrà durare ancora?