sono venuto a conoscenza come milioni di italiani di quanto di deplorevole e deprecabile è avvenuto a Sofia durante la partita di calcio Italia-Bulgaria. I commenti sono superflui, certi gesti e certe azioni si commentano da sole. Le ideologie politiche vengono prese illegittimamente a prestito per commettere atti di stupidità delinquenziale che nulla hanno a che vedere con lo sport e con i valori che esso rappresenta. Quindi chi ha sbagliato è giusto che paghi. Ciò posto, non capisco però il tiro al piccione a cui purtroppo stiamo assistendo.
Ovvero non capisco per quale motivo il sistema dell’informazione nazionale abbia preso di mira un gruppo di nostri concittadini che hanno in buona fede dato vita ad un gruppo denominato “Angri Tricolore” e che da anni segue in giro per l’Europa la Nazionale del pallone.
Il gruppo ha un sito internet molto ben fatto da cui si evince l’allegria e la spontaneità sportiva con cui questi ragazzi hanno seguito con passione sana e verace gli “azzurri”. E’ con rammarico e dispiacere quindi che ieri (13/10/2008), sfogliando il più importante quotidiano nazionale il “Corriere della Sera” ho letto un servizio dedicato a quanto avvenuto in terra bulgara. La pagina era corredata da una foto a colori che inquadrava alcuni tricolori tra cui uno con la scritta a caratteri cubitali ANGRI. In un trafiletto posto di lato alla foto c’era un esplicito riferimento al gruppo angrese, a quanto pare chiamato in causa senza giusta ragione. Ieri sera poi (13/10/2008) abbiamo appreso che durante la puntata di una nota trasmissione televisiva, condotta da un decano del giornalismo nostrano, sono state artatamente raccontati episodi e mandato in onda immagini tese a screditare questo gruppo di tifosi di casa nostra.
Lo striscione incriminato
A questo punto è giusto fare chiarezza, magari attivando anche le vie legali del caso. Un buon avvocato potrebbe dare ottimi suggerimenti in merito. In quanto giornalista e cittadino doriano sono rimasto ferito da quanta approssimazione e probabilmente mala fede circoli in giro.
E’ l’immagine e la dignità tutta della città a pagare e non solo quella dei tifosi di “Angri Tricolore”. Non seguo molto il calcio, mi interessa poco come fenomeno sportivo, l’ho praticato nel passato indossando da adolescente la gloriosa maglia grigiorossa. Il calcio a cinque, col tempo, ha sedotto me come tanti. Il calcio però, è inutile negarlo, ha qualcosa di alchemico, di magico, di coinvolgente. Assume per milioni di individui un valore simbolico, di riconoscibilità sociale, di identificazione a determinati valori. E’ vero. Esistono anche gruppi organizzati di violenti e facinorosi, di teppisti e delinquenti che nulla hanno a che vedere con il calcio e con lo sport in generale. E allora ancor di più mi indigno per il coinvolgimento artificioso dei nostri concittadini e del loro gruppo. Non voglio in questa sede prendere le difese di nessuno, ma mi è sembrato ingeneroso il trattamento che alcuni organi di informazione nazionale hanno riservato ad “Angri Tricolore”. Mi spiace che l’informazione, che tanti sforzi fa per risultare credibile ed affidabile, abbia avuto come in questi due casi citati pesanti cadute di stile. Mi auguro che il gruppo editoriale Mediaset ed il gruppo editoriale RCS possano fare chiarezza e ricordare che esporre il tricolore non è reato.
stavolta l'informazione nazionale ha dato il peggio di sè. basta guardare chi c'è nelle foto scattate in giro per il mondo ed esposte sul sito. Gente di destra, sinistra, centro... brava gente. E molti emigrati ad accoglierli e a reggere lo striscione. E' una vergogna. I giornalisti veri li esiliano sul satellite o sul web, gli intrattenitori come Vespa e Mentana vanno in mondovisione. Lo ha sempre detto Travaglio, questo è il motivo del declino dell'Italia. Informazione arronzona e facilona.
Condivido in pieno le cose dette nei post precedenti...Spero che Angri Tricolore continua ad andare avanti, perchè è un orgoglio vedere il nome della tua città presente sempre alle partite della nazionale, spero che un buon avvocato possa risarcire ai ragazzi le cose dette a matrix del 13 ottobre, offendendo sia i ragazzi del gruppo che il paese intero. Forza Angri, Forza Italia...