“Le bollette dell’acqua arretrate vanno pagate, per non aggravare la situazione finanziaria del Comune” L’assessore al bilancio Squillante e il sindaco Mazzola si appellano “al senso civico degli angresi”
Nel comunicato del vicesindaco (che pubblichiamo integralmente) e che sarà diffuso anche attraverso manifesti, l’Amministrazione Comunale si rivolge ai cittadini spronandoli a compiere il proprio dovere civico, al fine di risolvere una situazione che, a dire della stessa, sta "facendo arricchire" solo i legali che promuovono le vertenze contro il Comune.
Il comunicato del Comune.Cari Concittadini,
il Comune è in procinto di recapitare alla Cittadinanza le fatture relative alla gestione dell’acquedotto per l’anno 2002. Come per qualsiasi altro tipo di fornitura, le leggi stabiliscono che i cittadini fruitori corrispondano all’Ente erogante un corrispettivo proporzionato ai consumi realizzati. Ovviamente, per il corretto funzionamento di questo meccanismo di “ribaltamento sull’utenza finale dei costi sostenuti”, il Comune avrebbe dovuto installare e rendere funzionati, per tutte le utenze, dei contatori di consumo, ma purtroppo, per diverse ragioni, tutto ciò non è stato fatto dalle passate amministrazioni.
Come noto, nel giugno del 2004, l’Ente ha affidato la gestione del Servizio Idrico Integrato sul territorio da esso amministrato alla società GORI S.p.A., spogliandosi di ogni competenza relativa al servizio a decorrere da quella data. Sino a quel momento, però, ha sostenuto ingenti costi per la gestione del servizio, che sono stati ad oggi “ribaltati” sulla cittadinanza utente (per i consumi realizzati fino all’anno 2001) attraverso un criterio forfettario di addebito, basato sulla stima di un consumo medio di acqua “pro capite” per abitante di 72 metri cubi l’anno. Tale stima avrebbe consentito, alle tariffe vigenti, di recuperare pienamente i costi annualmente “anticipati” dall’Ente.
Purtroppo, per i consumi effettuati sino al 2001, il nostro Comune deve ancora incassare dalla Cittadinanza utente circa 12,5 milioni di euro, che sommati ai 2,5 milioni di euro per l’anno 2002 (attualmente in corso di fatturazione) ed agli oltre 4 milioni di euro ancora da “ribaltare” per gli anni successivi (sino al 2004) assommano complessivamente all’importo di oltre 19 milioni di euro di crediti vantati dall’Ente verso l’Utenza. Tale situazione, come è facile comprendere, rischia di compromette seriamente il già precario equilibrio finanziario del Comune di Angri. Infatti, nel caso in cui l’Ente non rientrasse delle somme “anticipate” per conto della Cittadinanza utente, genererà un imprevisto e considerevole danno economico al Comune che dovrà, in ogni caso, essere affrontato e coperto dalla stessa Cittadinanza attraverso un considerevole inasprimento del prelievo fiscale, fatte salve comunque le eventuali azioni risarcitorie da attuare nei confronti di coloro che hanno generato tale situazione.
Per evitare che ciò accada, riteniamo di dovere appellarci al senso civico della Popolazione, invitandola a versare i contributi richiesti e a sospendere azioni legali o iniziative che avrebbero il solo scopo di aggravare una situazione finanziaria già difficile per l’Ente facendo arricchire i legali che promuovono le predette azioni.
In ogni caso, prudenzialmente, per il 2002, prima la Giunta e successivamente il Consiglio Comunale hanno ritenuto di dovere fatturare solo un acconto sui consumi, salvo conguaglio, calcolato facendo riferimento al cd “minimo garantito” di 18,25 metri cubi all’anno pro capite, così come determinato in numerose sentenze dei Giudici di Pace di Nocera Inferiore. Tuttavia, l’Amministrazione Comunale intende adottare ogni opportuna azione giuridica per risolvere in maniera definitiva l’intera problematica, secondo criteri di equità. Per tale motivo si adopererà affinché si arrivi ad una condivisa e definitiva quantificazione dei corrispettivi dovuti, procedendo successivamente agli opportuni conguagli o compensazioni, qualora i pagamenti effettuati fossero eccedenti rispetto al dovuto.
Dr. Giampaolo Mazzola sindaco
Dr. Antonio Squillante Vice Sindaco
Proprio appellandosi al proprio senso civico, nessuno dovrebbe pagare i canoni del 2002 e degli anni successive in modo che questa amministrazione imploda il prima possibile.