La giunta comunale guidata dal sindaco Pasquale Mauri (Udc) ha approvato lo schema relativo al conto consuntivo 2009, cioè il documento in cui vengono riportati i risultati finanziari della gestione annuale.
Il Comune vanta circa 41 milioni di euro di residui attivi: entrate accertate, ma non incassate. Crediti che l'Ente vanta verso terzi soggetti, tra cui i cittadini. A rappresentare le maggiori potenziali entrate sono i tributi locali: Ici, Tarsu, Tosap, oneri di urbanizzazione, canoni idrici sino alla metà del 2004, tasse cimiteriali.
La relazione tecnica è a firma del responsabile UOC Programmazione e Risorse Giuseppe Bonino, il cui contratto è stato prorogato sino alla fine del prossimo settembre. Da anni il Comune evidenzia nei propri bilanci una presenza elevata di crediti da riscuotere, manifestando al contempo una difficoltà ad incassarli. Da qui la scelta operata dal commissario straordinario Bruno Pezzuto di stralciare più di sette milioni di euro di residui perchè non ritenuti più esigibili.
Sarà quindi compito dell'attuale amministrazione fare un ulteriore lavoro di screening per capire in maniera concreta come sia composto l'ammontare pari a circa 41 milioni di euro. In sostanza occorrerà quantificare: i residui certi, quelli incerti, quelli di dubbia e difficile esazione e quelli inesigibili. Un lavoro di scrematura e ripulitura del bilancio per avere un quadro chiaro della situazione contabile e finanziaria dell'Ente. Un'operazione di trasparenza non più rinviabile. Nello schema redatto a fornte dei crediti vantati, ma non incassati sono indicati anche i resiudi passivi: spese impegnate, ma non ancora pagate cioè debiti nei confronti di terzi.
Si legge nel documento: "I residui passivi provenienti dall'esercizio 2008 e precedenti, ammontanti a 41milioni 958mila euro sono stati regolarmente ripresi distintamente per interventi nel rendiconto 2009". C'è stato però un riaccertamento che ha comportato che "gli importi considerati residui passivi e da riportare nel conto 2010, secondo l'anno di provenienza, nel complessivo importo di 39 milioni e settantamila 812 euro trovano esatta corrispondenza con quelli riaccertati".
In sostanza, si evidenzierebbe un formale equilibrio contabile tra ciò che il Comune deve riscuotere e quello che deve pagare. Occorrerà però verificare nel merito la reale capacità di introitare le somme previste per evitare che i flussi di spesa superino quelli di entrata. Si potrebbe creare una situazione di difficile gestione, aldilà dell'equilibrio formale di bilancio.