L’Asl Sa1 non paga l’affitto dei locali, il Comune la cita in giudizio. L’azienda sanitaria è morosa da ben cinque anni. Il problema degli immobili comunali fittati a “prezzi politici”.
Palazzo Doria farà causa all’ASL. Un nuovo fronte giudiziario starebbe quindi per aprirsi. Il Comune intende promuovere, infatti, un’azione giudiziaria nei confronti dell’ASL SA1 che risulterebbe essere morosa nei suoi confronti. Ciò a causa dei mancati pagamenti riguardanti i canoni di locazione dell’immobile di tre piani situato tra Corso Vittorio Emanuele e via Semetelle.
Da anni l’Azienda Sanitaria Locale è ubicata all’interno dello stabile. L’amministrazione con una delibera di giunta firmata all’unanimità dei presenti ha inteso “conferire ogni più ampio mandato all’avvocato Antonio Pentangelo, responsabile dell’ufficio legale, anche per la chiamata di terzi in causa, per il giudizio di esecuzione, per il giudizio di appello e di cassazione e per ogni attività necessaria in ogni fase e grado del procedimento”.
Dall’atto partorito dall’esecutivo cittadino guidato dal sindaco Gianpaolo Mazzola si è appreso che l’ASL non pagherebbe regolarmente il fitto già da diversi anni. Una morosità evidentemente non più tollerabile anche alla luce delle esigue risorse economiche comunali. E’ scritto nell’atto del Comune che “L’ASL SA1 conduce in fitto con decorrenza dall’01.01.2001 l’immobile di proprietà comunale ubicato alla via Semetelle in virtù di un contratto di locazione registrato a Salerno il 29 gennaio 2001 al n. 47 serie 3 per il canone di lire 3000000 pari a ad euro 1549.38” e “che l’ASL SA1 non versa alle scadenza previste i canoni locativi per la conduzione del suddetto immobile e si è resa morosa del versamento dei canoni scaduti già dall’anno 2003”. In sostanza non sarebbero stati corrisposti al Comune i fitti relativi agli ultimi cinque anni. Da qui l’azione legale tesa al recupero di quanto dovuto in virtù del contratto stipulato “malgrado i ripetuti solleciti”.
L’amministrazione quindi “constatato il perdurare stato di morosità ha ritenuto provvedere alla tutela degli interessi dell’ente in ordine alla riscossione dei canoni inerenti la locazione di cui trattasi”. Sono numerose le proprietà immobiliare del Comune date in locazione durante gli scorsi anni. Suoli agricoli, negozi, garages e appartamenti. Molti contratti sono stati stipulati nel 2001 a prezzi simbolici. Canoni non rispondenti al reale valore di mercato dei beni. “Prezzi politici” che potrebbero anche essere rivisti alla scadenza dei contratti di locazione per adeguarli agli attuali parametri e per consentire alle casse comunali flussi di liquidità.
L’azione di recupero crediti nei confronti dell’ASL potrebbe essere da apripista anche per altre eventuali azioni tese al recupero dei pigioni corrisposti con ritardo dai numerosi affittuari.
Pippo Della Corte