La città è sommersa da immondizia. E’ ritornata l’emergenza rifiuti anche a causa del nuovo blocco delle discariche. A pesare anche l’assenza dell’individuazione di un sito di stoccaggio provvisorio come dettato dall’ex commissario straordinario Guido Bertolaso. Ciò non avvenne durante la passata gestione amministrativa e in tal senso nessuna decisione è stata adottata dall’attuale compagine guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola (CdL).
Il sito di stoccaggio è presente invece in altre realtà limitrofe dove per questo l’emergenza è meno avvertita. La città è invasa da cumuli di putrescenti rifiuti presenti anche nei pressi delle scuole. Tonnellata di immondizia fanno da cornice all’intero arredo urbano. Il centro come la periferia è invaso da migliaia di sacchetti di immondizia.
Una nuova emergenza che non sembra riesca ad essere almeno arginata dall’amministrazione rimasta completamente spiazzata. Quattro mesi sono trascorsi senza che nessuna area venisse individuata per realizzare il sito provvisorio di stoccaggio. L’aumento esponenziale dell’immondizia starebbe allertando anche miglia di genitori considerato che la situazione è grave anche in prossimità degli istituti scolastici. Potrebbe esserci un provvedimento di sospensione delle attività didattiche concordato con i responsabili locali dell’ASL SA1.
La presenza dei rifiuti ha causato anche un incremento della presenza di ratti e di cani randagi. La città sembra essere al collasso mentre la raccolta differenziata non riesce a ripartire nonostante il timido tentativo dell’amministrazione concretizzatosi nella distribuzione di buste biodegradabili e di depliant illustrativi. L’assenza del servizio di ritiro e smaltimento contrasta con l’incremento del 18 per cento subito dalla TARSU, così come disposto dal commissario prefettizio De Prisco.
Dopo il danno la beffa. Il Comune, infatti, ha recapitato migliaia di lettere contenenti il bollettino di pagamento avente come periodo di riferimento l’arco temporale che va da gennaio a dicembre del 2007. Impossibilitati a fare di più anche gli addetti della società municipalizzata Angri Eco Servizi. L’assenza di un’area idonea presso cui depositare momentaneamente i rifiuti non consentirebbe il ritiro dell’immondizia. Soltanto un provvedimento di sblocco alla chiusura delle discariche potrebbe consentire un lento ritorno alla normalità.