COMITATO ACQUA : IN DUE ORE RACCOLTE 500 FIRME “Siamo convinti della necessità di una gestione sana della risorsa idrica ma occorre stabilire criteri certi con cui fatturare gli importi."
“Solo una proprietà pubblica ed una gestione partecipata delle comunità locali possono garantire il diritto e l’accesso all’acqua a tutti. L’acqua è vita e la vita non ha prezzo”. Era questa una delle frasi più significative che campeggiavano su numerosi manifesti del “Comitato per il diritto dell’acqua”. Si è conclusa positivamente la prima uscita pubblica dell’associazione di via Fleming. Raccolte in circa due ore cinquecento firme di cittadini angresi “per il ritorno alla gestione ed al controllo dell’acqua alla pubblica amministrazione”.
L’iniziativa è stata anche annunciata tramite la distribuzione di volantini e l’affissione di manifesti. L’azione del Comitato presieduto dall’avvocato Francesco Buonaventura sta movendo in maniera concreta i propri passi.
“Nonostante il tempo inclemente centinaia di utenti hanno risposto al nostro appello. In circa due ore sono state raccolte cinquecento firme. Un risultato lusinghiero. Il nostro obiettivo è di raggiungere quattromila firme. Pertanto, ripeteremo l’iniziativa attivando tutti i canali possibili”, ha esordito. Numerosi gli avvocati presenti all’interno dell’associazione che sono impegnati nella raccolta di firme finalizzate ad una rimodulazione dei criteri di applicazione delle tariffe riguardanti il consumo idrico.
“Siamo convinti della necessità di una gestione sana della risorsa idrica ma occorre stabilire criteri certi con cui fatturare gli importi. Vogliamo mettere in discussione anche l’attuale costituzione degli ATO che così come sono stati concepiti vanno nella direzione opposta di una gestione economica della risorsa acqua”, ha continuato.
Alla base dell’iniziativa promossa anche il contenzioso da tempo in essere tra i cittadini e Palazzo di Città. Una querelle che va avanti da almeno un quinquennio. In discussione il criterio relativo all’applicazione della tariffa, vista l’assenza dei contatori. Migliaia sino ad ora i ricorsi accolti dai Giudici di Pace del Tribunale di Nocera Inferiore e milioni di euro non introitati dal Comune. Sino alla metà del 2004 tutta la gestione era di competenza municipale, da quella data in poi è avvenuto il subentro da parte della Gori spa. Tra gli obiettivi del Comitato anche quello di aprire un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale, retta dal sindaco Gianpaolo Mazzola, e con l’assessore con delega al contenzioso Salvatore Giordano. La raccolta di firme dovrebbe servire proprio a sensibilizzare l’attuale governo cittadino. Buonaventura ha poi evidenziato un aspetto che sta alla base delle battaglie che il Comitato intende affrontare: “L’acqua non è una merce, ma un diritto riconosciuto a tutti i cittadini. Il suo controllo e la sua gestione devono essere pubblici e va assicurato un accesso alla risorsa a tariffe agevolate”. Insomma, le acque restano agitate.
ENCOMIABILE è la definizione che mi sembra più adatta all'iniziativa del comitato dell'avv. Buonaventura. Ma se la memoria non mi inganna l'avv. Buonaventura è stato amministratore di uesto Comune per circa 15 anni per cui è tra gli artefici del passaggio alla Gori, e del disastro che ha provocato e che oggi denuncia. Credo che questa lodevole iniziativa sia stata intrapresa solo per mettersi in evidenza in vista delle provinciali dove il sig. Buonaventura dovrebbe essere l'alfiere del PD. FINALMENTE SI CAMBIA.
PS Caro Direttore siccome ho già inviato qualche giorno fa un post dello stesso tenore e non mi è stato pubblicato(forse per distrazione) faccio appello alla sua lealtà professionale (ingiustamente attaccata dal sig Massimiliano Mazzola qualche mese fa) per poterla leggere sul suo sito. Grazie