Comitato diritto all’acqua:” Rifiutiamo i locali sequestrati alla camorra” Antonio D’Ambrosio, componente del direttivo, in una lettera esprime la sua contrarietà ad accettare l’offerta del Sindaco Mazzola ed elenca una serie di richieste all’Amministrazione Comunale
Caro direttore,
ti scrivo per precisare la posizione della maggior parte dei fondatori del Comitato cittadino perché “l’acqua sia un diritto e non una merce”.
Esprimo la mia opinione personale quale componente del direttivo, a cui nei prossimi giorni seguirà un comunicato ufficiale.
Antonio D'Ambrosio
“Il proposito di spiegare con chiarezza i vari problemi connessi alle bollette Gori con annesse migliaia di diffide e messa in mora da parte di una società piemontese, che agisce quale mandataria della stessa, alle centinaia di persone presenti, è miseramente fallito in quanto nessuno ha preso impegni e questo era compito del sindaco, per impedire alla Gori di sospendere i minacciati ruoli coattivi, fermi, ipoteche, sospensione idrica ecc. coattivi.”
La richiesta al sindaco e assessore di annullamento immediato delle ingiunzioni relative al pagamento 1998 -1999, nonché di rimborsare i cittadini che negli anni precedenti hanno pagato i canoni di depurazione, dichiarati illegittimi dalla sentenza della Corte Costituzionale n.335/08 non ha avuto alcuna assicurazione di attuatività immediata del sindaco e dall’assessore, considerato che detti versamenti, dovevano essere accantonati in un fondo vincolato come previsto dalla legge 36/94 (legge Galli, ed ora devono essere restituiti ai cittadini.
La risposta alle moltissime lamentele dei cittadini che si sono visti piombare in casa in vigili urbani, con i dipendenti Gori per installare i misuratori, da parte dell’amministrazione, non ha soddisfatto nessuno del Comitato e dei cittadini, che pretendevano spiegazioni del perché la Polizia Locale, pagati con i soldi dei cittadini, accompagnasse personale di una ditta privata (Gori) nelle loro abitazioni.
La richiesta del Comitato al sindaco e all’Assessore di promuovere una immediata iniziativa presso l’Ente di Ambito per il ritorno alla gestione comunale del servizio idrico, in considerazione che i pozzi di Angri erogano annualmente 14 milioni di metri cubi d’acqua a tanti comuni dell’Ato 3, di fronte ad un consumo annuo di tutta la città di un milione circa, ha avuto solo un vago riscontro e non una immediata convocazione di un Consiglio Comunale che approvi tale volontà popolare in tempi brevi, ed in riferimento alla legge n.133/08 (Berlusconi) art 23 bis.
Ciò premesso, rifiutiamo l’offerta del sindaco ed assessore di mettere a disposizione locali sequestrati alla Camorra per aprire uno sportello, di assistenza al pubblico, in quanto ciò contrasta con le responsabilità devolute per legge al sindaco ed all’amministrazione, che ha nel suo organico collaboratori a tempo determinato o consulenti che potrebbero benissimo adempiere a tale compito che esula da quello del comitato, che può essere ed è solo di supporto informativo.
Nel merito siamo assolutamente insoddisfatti delle mancate risposte del Sindaco, siamo dalla parte dei cittadini che stanno soffrendo un momento particolare relative alle bollette acqua, diffide e messa in mora, . Pertanto chiediamo all’Amministrazione, onde continuare un dialogo, per ora molto esile, le seguenti iniziative, con rilevanza pubblica da parte dell’Ente:
1) intervento immediato presso la Gori per la sospensione delle procedure delle Diffide e messa in mora, da una società del Nord, in quanto il sindaco è rappresentante nell’Ente d’ambito di cui il Comune detiene il 2% del capitale sociale.
2) La non ratifica dell’aumento deciso dal Cda dell’Ente d’ambito il 29.12.2008, sulla seconda fascia delle bollette che perverranno ai cittadini nei prossimi mesi dalla Gori.
3) Un Consiglio Comunale per un ritorno alla gestione cittadina del servizio idrico.
4) La sospensione immediata degli atti di ingiunzione relativi al pagamento anni 98/99.
5) Il rimborso ai cittadini delle somme pagate per i canoni di depurazione a partire dal 3 ottobre 2000, anche per coloro che non trovano più le bollette pagate, a cui il Comune può agevolare la richiesta, verificando i pagamenti attraverso i tabulati, in archivio così come ha fatto con le richieste di pagamento di ingiunzione fiscale del 98-99.
6) Uno sportello di assistenza pubblica con personale dell’Ente, per le risposte ai cittadini.
L’accettazione di tali proposte del Comitato, delegato dai Cittadini con la raccolta di migliaia di firme, potrà consentire un’ulteriore collaborazione con l?Ente, ed un dialogo per ora sospeso.