Sembrerebbe “scoppiata la pace” tra il consigliere comunale Michele Villano e l’assessore alle Finanze e vicesindaco Antonio Squillante, appartenenti entrambi allo schieramento del sindaco Gianpaolo Mazzola. Come si ricorderà, tra i due politici era nata una querelle abbastanza dura sull’entità dei compensi spettanti ai componenti del nucleo di valutazione e del controllo di gestione. Villano aveva sostenuto con forza che nessun aggravio di spesa dovesse essere aggiunto alle già dissestate casse comunali suscitando in tal modo la dura reazione del vicesindaco Squillante che aveva curato l’argomento.
Una diatriba sfociata sulla stampa locale con dichiarazioni e repliche da parte degli interessati. Oggi, a distanza di circa venti giorni, nei gruppi consiliari che sostengono Mazzola si tende a sdrammatizzare.
“Si è trattata di un’incomprensione dovuta alla grande mole di lavoro che da subito è piombata addosso alla nuova amministrazione comunale e che non ha dato il tempo a nessuno di affinare tempi e modi di una pur necessaria comunicazione tra i vari gruppi della coalizione”.
Intanto, si è chiarita anche l’entità dei compensi che toccheranno ai componenti delle due commissioni. La relativa delibera di giunta comunale prevede che ai commissari spetti un’indennità pari a quella dei revisori dei conti, decurtata però del dieci per cento. Più o meno 7500 euro all’anno per ogni componente.
Non si tratta quindi di cifre astronomiche, anche se dal centro-sinistra si fa notare che entrambe le commissioni hanno competenze limitate, e che molti comuni, per risparmiare, le hanno affidate ai capiservizio (per il nucleo di valutazione) o agli stessi revisori dei conti ( per il controllo di gestione). Una prassi che sarebbe auspicabile, ma che anche le passate amministrazioni hanno mancato di adottare.