Approvate a “sorpresa” le linee del Piano Urbanistico Comunale con il voto determinante del consigliere Antonio Mainardi Mauri chiederà l’invio dei documenti alla Procura della Repubblica?
Dopo un’estenuante discussione sugli indirizzi programmatici del Sindaco Mazzola che aveva fatto pensare ad un possibile "accordo istituzionale" tra gli opposti schieramenti, a notte inoltrata, il consiglio comunale ha approvato, con un vero e proprio blitz, il più importante argomento che si trascinava dalla precedente Amministrazione La Mura ovverosia le linee guida del Piano Urbanistico Comunale, il cosidetto Puc.
il consigliere comunale Antonio Mainardi
La seduta si era trascinata fino alle tre di notte e tutto faceva pensare ad un rinvio dell’importante questione sul tappeto quando è arrivata la decisione inaspettata del giovane Mainardi, eletto in una lista civica (Uniti per la nostra terra) della coalizione Mauri. Con il suo voto favorevole al provvedimento, abbinato a quello dei due consiglieri dell’Ulivo, Padovano e Manzo, di fatto l’amministrazione Mazzola ha ora in mano la gestione dello strumento urbanistico per eccellenza della città di Angri..
Fin qui le cose certe. Non si conoscono ancora, invece, i “motivi” che hanno indotto Mainardi ad abbandonare, all’improvviso, le posizioni dell’intero gruppo di maggioranza consiliare. Una decisione strana, imprevedibile, che pone tanti problemi di ordine etico e morale in quanto mai esposta, a quanto sembra, in precedenza ai compagni della coalizione. Si mormora che a spingere Mainardi a votare favorevolmente sul provvedimento sia stato un ex consigliere comunale ed esponente dell’Udeur, “grande elettore” del giovane politico.
Sembra ancora che nella seduta “notturna” della Casa del Cittadino, Pasquale Mauri abbia richiesto l’invio degli atti alla Procura della Repubblica per presunte irregolarità nel documento del Puc approvato dall’”insolita” maggioranza creatasi in consiglio. In particolare, il problema riscontrato nel documento di programmazione urbanistica risiederebbe nelle superfici terziarie che risulterebbero già realizzate ma che non corrisponderebbero allo stato dei luoghi. Su questa decisione dell’esponente politico dell’Udeur, però, non si hanno ancora conferme.
A leggere la notizia mi è venuta in mente l'ormai celebre espressione "i furbetti del quartierino" che, da sola, potrebbe definire quanto è avvenuto. Su Wikipedia si legge infatti: Per estensione, con tale espressione il linguaggio giornalistico è venuto qualificando la consuetudine, considerata spesso tipica anche della classe politica, di comportarsi in modo doppio e poco trasparente, dissimulando così le proprie vere finalità, spesso con l'intenzione di conseguire un vantaggio personale o di parte.