“Bisogna recuperare il tempo perduto”, così ha esordito l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Giordano in relazione al programma triennale delle opere pubbliche. Il Comune ha previsto investimenti per circa cinquecento milioni di euro, cioè mille miliardi di vecchie lire. Denaro che dovrà essere investito soprattutto dai privati attraverso il sistema del project financing.
Una collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione di opere di interesse collettivo : si va dalla realizzazione di numerosi parcheggi, alla costruzione dei loculi cimiteriali, dalla edificazione di una casa di cura per anziani e disabili, alla realizzazione di nuove arterie. L’esborso più esose è previsto per la riqualificazione dell’area ex MCM. Per questa opera l’amministrazione guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola ha previsto un importo di centottantamila euro. Un programma ambizioso che se realizzato cambierà il volto della città.
“Ci rendiamo conto che la programmazione delle opere pubbliche relativamente al prossimo triennio è di elevate proporzioni. L’amministrazione crede nella possibilità che buona parte di esse possano essere realizzate dando risposte concrete alla cittadinanza. Il sindaco si sta attivando in prima persona per sondare le disponibilità degli imprenditori”, ha esordito.
La novità contenuta nella delibera approvata dalla giunta è caratterizzata dall’ingresso dei privati nella realizzazione delle opere. “Il project financing è uno strumento disciplinato dal nostro ordinamento ed è già stato sperimentato con fortuna in diverse realtà. L’elemento che sta alla base è caratterizzato dall’appetibilità delle opere da sottoporre ai privati i quali devono poi ottenere un rientro economico a seguito dell’investimento compiuto”, ha continuato.
Sembrano pochi però tre anni per realizzare quanto deliberato. “Il periodo di tempo non è molto lungo, ma bisogna comunque iniziare. Nella nostra città da lunghi anni si registra uno stallo totale di qualsiasi iniziativa. Con la finanza di progetto, e date le scarse risorse economiche del Comune, si possono realizzare una serie di opere importanti tra cui la sistemazione del cimitero e la realizzazione di aree di sosta attrezzate”, ha concluso.
Perplessità sulla fattibilità dei lavori è stata invece manifestata dal consigliere di opposizione Danilo Avagnano. “Sono poco fiducioso visto che non riesco ad immaginare che nella nostra città ci siano imprenditori che possono investire tanto denaro, a patto che non investano soggetti estranei a questo territorio”, ha dichiarato. Dubbi anche sulla utilità di alcune opere. “Non riesco a capire inoltre perché individuare tante zone per la realizzazione di aree di sosta soprattutto a poca distanza le une dalle altre. Vorrei capire se esse sono funzionali e di supporto ad altre opere. Il rischio è che possa essere stravolto inutilmente il volto del paese”, ha concluso.
Scommettiamo che i lavori saranno solo ed esclusivamente "la riqualificazione urbana dell’area ex MCM"?
Postato da: sonniboi il 22-11-2007
Project financing o permutone selvaggio??
In Italia possiamo parlare di una impostazione diversa da quella classica del Project financing. In altri termini mentre la impostazione classica incardina l'operazione di PF su una equa ripartizione del rischio tra il soggetto promotore (quota di equity o capitale di rischio) e le banche (quota di debt o prestito obbligazionario), in Italia il rischio viene prevalentemente assunto dal soggetto promotore. Questo spiega lo scarso successo in Italia del PF, nonostante la copiosa normativa che procedura la realizzazione delle opere pubbliche.
La disciplina positiva del project financing è stata introdotta per la prima volta in Italia con la legge 11 novembre 1998 n. 415, cd. Legge Merloni-ter, con l'obiettivo di contenere la spesa pubblica e fornire una modalità alternativa alla Finanza d'impresa per la realizzazione di opere pubbliche, dove il finanziamento dell'opera con capitale privato è solo parziale.
In pratica, la legge del 1998 prevedeva una concessione "speciale" per la costruzione e gestione di un'opera pubblica a favore del soggetto che la realizza su terreno di proprietà pubblica; il terreno viene dato in concessione d’uso oppure in diritto di superficie. In cambio del terreno e degli utili di gestione, il soggetto privato si accolla le spese di realizzazione.
Il coinvolgimento dei soggetti privati nella realizzazione, nella gestione e soprattutto nell'accollo totale o parziale dei costi di opere pubbliche in vista di guadagni futuri rappresenta la caratteristica principale di tale operazione economica.