Resta ancora al centro del dibattito politico la multiservizi cittadina. Si è svolta presso la sede municipale una riunione chiarificatrice in merito all’azienda comunale Angri Eco Servizi. L’incontro è stato convocato dal sindaco Gianpaolo Mazzola. Hanno partecipato i capi gruppo consiliari. L’esito sarebbe stato interlocutorio. Nessuna decisione in merito al da farsi sarebbe stata concretamente assunta.
Sullo sfondo le recenti dimissioni che hanno riguardato sia i componenti del consiglio di amministrazione che il direttore generale. La multiservizi starebbe attraversando un periodo molto delicato della sua esistenza. Al vaglio dei partiti una serie di ipotesi tese a garantire una gestione diversa e più efficiente della multiservizi. Il primo cittadino avrebbe avanzato una ipotesi già circolata durante l’ultimo consiglio comunale, consistente nel commissariamento della struttura per un periodo di sei mesi durante i quali ottenere una relazione in merito allo situazione complessiva della municipalizzata. Solo in seguito si saprà come muoversi.
Al commissario verrebbe corrisposto una paga di circa duemila euro lordi, pari cioè al totale di quanto percepito da tutti i membri del cda messi assieme. Sarebbe anche emersa la volontà da parte del primo cittadino di trasformare l’azienda, al verificarsi delle condizioni, in una società per azioni pubblica. In sostanza a mantenerla in vita resterebbe in ogni caso il Comune.
L’opposizione avrebbe invece avanzato l’ipotesi di assorbire i dipendenti in forza all’azienda all’interno dell’organico comunale. In questo modo tutta la gestione del ciclo dell’igiene urbana potrebbe essere nuovamente accentrata al Municipio. Ciò per evitare il notevole dispendio di risorse economiche, consistente nell’erogazione del canone, nella gestione degli automezzi aziendali e nelle spese in consulenze esterne attinenti ad una serie di servizi.
Per ora tutto risulta essere ancora in alto mare. Una nuova riunione chiarificatrice dovrebbe svolgersi nel corso della settimana. L’azienda per quest’anno beneficerà di circa sei miliardi di vecchie lire. Un importo finanziato con le imposte locali ed in particolare con la Tarsu che negli ultimi anni ha subito progressivi aumenti. Insomma la situazione resta confusa.