SITUAZIONE DIFFICILE PER LA US ANGRI 1927, IL TITOLO POTREBBE LASCIARE LA CITTA' Il Commissario chiede 30.000 euro, i tifosi fanno partire una raccolta di fondi.
30 aprile, 30 giugno, due date che in un certo qual modo hanno una correlazione tra di loro. Infatti il 30 aprile doveva significare il momento decisivo degli accordi che Mazzola e Montella avevano stipulato per la composizione di una forte e duratura società.
La caduta dell’amministrazione Mazzola, il disinteressamento di altri operatori economici costrinsero Montella a fare un passo indietro in attesa di nuovi eventi. Il 30 giugno dopo vari incontri di cui l’ultimo traumatico di qualche settimana fa, incassato l’addio del gruppo legato a Mazzola, videro fallire per motivi legati solo a personalismi dannosi l’ennesimo tentativo di vedere seduti intorno ad un tavolo alcuni operatori economici. Due date quindi che hanno contrassegnato un ritardo che sta costringendo suo malgrado Enzo Criscuolo a intraprendere un’azione che vedrebbe allontanarsi il titolo sportivo da Angri.
Una estrema soluzione per poter colmare un buco di qualche centinaio di migliaia di euro legati essenzialmente al pagamento di cinque mesi di stipendio ai giocatori e una richiesta da parte del commissario prefettizio al recupero di una cifra pari a trentamila euro per l’utilizzo dello stadio Novi.
Francamente una cifra quella da versare nelle casse comunali eccessiva per il tipo di servizio di cui ha potuto usufruire la società e che la lega ha bocciato nell’occasione del torneo giovanile riservato a formazioni giovanili professionistiche. Ora l’Angri e i suoi colori sono giunti ad un punto di non ritorno e che la crisi abbia raggiunto livelli estremi è inutile nasconderlo dicono i tifosi svegliatisi da un letargo lungo un campionato intero e che ora sono finalmente scesi in piazza. Ai vari striscioni esposti sulle cancellate della villa comunale sono seguiti altri interessanti come quello che recita “ora o mai più” e che chiama a raccolta quanti hanno in animo la salvezza del titolo sportivo. Il gruppo “Angri Tricolore” infatti ha lanciato una sottoscrizione popolare intesa a raccogliere fondi da trasferire alla società affinché faccia i dovuti passi verso la seconda salvezza stagionale. Il termine ultimo è fissato per il 5 luglio quando con un comunicato stampa il coordinamento Angri tricolore diramerà pubblicamente per amore della trasparenza il comunicato di quanto raccolto. Una iniziativa lodevole che conferma ancora una volta come il cuore grigiorosso batte ancora ed è duro da sconfiggere. Intanto la società per maggiore chiarezza ha incontrato i tifosi presso la sede di una emittente radiofonica angrese dalla quale è scaturito l’esatto ammontare del deficit e da cui è nata l’idea dell’azionario popolare. La situazione per ora non è affatto allegra visto il disinteresse o almeno l’incompatibilità di alcuni a raggiungere un accordo che tolga almeno le castagne dal fuoco. La prossima settimana sarà quella decisiva, nei primi giorni ci sarà l’ennesimo tentativo di riunire attorno ad un tavolo operatori economici per tentare di smussare almeno in parte le spigolature che si sono incontrate; sul tavolo Criscuolo metterà tutti i problemi che affliggono la società e che non lasciano intravedere un futuro roseo. Tutto ora dipende dall’ultimo incontro prima di dare via alle trattative con chi ha avanzato il desiderio di portare nel proprio paese il titolo della D. I tifosi guardano con apprensione sperando che si possa finalmente trovare un accordo definitivo che rilanci le quotazioni della U.S. Angri 1927.