Un risto-teatro a Piazza Annunziata. E' questo il progetto su cui puntano due trentenni angresi.
COMUNICATO STAMPA.Mangiare un buon boccone magari della cucina sperimentale assistendo a spettacoli teatrali e della commedia dell’arte. Questo l’obiettivo riservato agli avventori che intenderanno frequentare L’Arcadia, il locale che apre i battenti questa sera in piazza Annunziata. Un suffisso letterario che riporta in auge la corrente filosofica del neoclassicismo, ma che traslato negli intenti dei due giovani gestori, si candida a diventare un vero e proprio riferimento cultural- gastronomico dell’Agro.
Un open space, un angolo con il palcoscenico, un ricco cartellone di iniziative con buona musica e cabaret e naturalmente del buon cibo. L’idea originale è scaturita dalla condivisione di intenti di due giovani “artisti”. Vincenzo Mercurio ha 32 anni ed è un attore. Esperienze con Linea Trasversale e l’Università de L’Aquila, come animatore e musicista per progetti sociali per Clown One Italia e un bel giro in mezzo mondo dalla Danimarca alla Scozia, dal sud America alla Germania non tralasciando animazioni difficili per carcerati e bambini in corsia.
Gerardo Mosca, 31 anni , spirito pragmatico del duo, ha esperienze contabili nell’azienda di famiglia, partecipazione ad attività giovanili e una forte dedizione alla ristorazione e agli aspetti gestionali. Arcadia è frutto di un progetto finanziato da Sviluppo Italia che ha creduto all’iniziativa dei due giovani angresi che da domani intraprendono la loro avventura, per un ‘idea originale in un contesto assai singolare.
La location del Ristoteatro, ubicata in una palazzina recentemente ricostruita dalle fondamenta dell’antico Palazzo Smaldone è forse ispirata da un forte senso di appartenenza, ad un territorio decisamente nuovo a tali iniziative ma da sempre bramoso di novità e punti di aggregazione. C’è determinazione e grinta di questi due giovani che hanno inteso partire dalla loro cittadina per dare avvio ad un progetto che sa di tanto di sfida corredata da entusiasmo e competenza, ingredienti non di poco valore e che faranno decisamente la differenza. Auguri dunque a questo progetto che aldilà dell’aspetto meramente imprenditoriale non può prescindere dall’amore delle proprie radici e dalla voglia di riscatto.