Per risolvere il problema del grave deficit delle casse comunali c’è chi propone, all’interno del partito guidato da Aldo Fiumara, di stipulare un grosso prestito finalizzato all’eliminazione dei debiti cui non riesce a far fronte l’Amministrazione Comunale. Un prestito che vedrebbe la partecipazione di imprenditori privati che metterebbero il denaro, una banca che farebbe da tramite, e il Comune che affiderebbe in garanzia le proprietà comunali (compreso il Castello Doria?).
L’inquietante “discussione” (chiamiamola così per ora) sembra sia stata fatta in modo serio (cioè non per gioco o come pura ipotesi) tra alcuni esponenti di rilievo del partito che a Palazzo Doria esprime quasi da solo l’Amministrazione in carica e sostiene il sindaco Giuseppe La Mura. Nel corso della riunione non sono stati fatti esplicitamente i nomi dei privati che sarebbero disponibili alla “cordata” ma non c’è bisogno di molta fantasia per individuare chi ha le possibilità economiche ad Angri per fare un’operazione del genere.
L’inquietudine nasce dal dover immaginare - per il momento solo ipoteticamente - dei privati già troppo presenti nella vita politica, economica e sociale della città pure creditori unici dell’Ente Comune, con la possibilità di “condizionare” le scelte urbanistiche, economiche e sociali da qui a vent’anni.
Per dirla più chiaramente, se il prestito viene concesso da una banca o da un ente pubblico l’unica preoccupazione per il debitore è saldare il debito, se il prestito viene concesso invece da privati le preoccupazioni sono ben altre. Molto più serie.
La notizia, per dovere di cronaca giornalistica l’abbiamo riportata. Ma vogliamo non crederci e gradiremmo che la Margherita smentisse o rettificasse quanto da noi affermato.