Fa tremare i polsi la situazione patrimoniale e finanziaria del Comune. Le casse potrebbero trovarsi, secondo le stime dell’ufficio ragioneria dell’Ente, ad avere una situazione di deficit finanziario pari a circa un milione di euro. Ovvero, la differenza tra entrate ed uscite a fine anno potrebbe evidenziare uno sbilanciamento a favore delle uscite per circa due miliardi di vecchie lire. Ciò è riportato all’interno della relazione a firma del vicesindaco e assessore alle finanze Antonio Squillante (An).
In essa si evidenziano una serie di preoccupanti anomalie riguardanti la situazione finanziaria del Comune. Una eredità pesante ricevuta in dono ma con cui l’attuale compagine amministrativa guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola (FI) dovrà fare i conti. Il primo elemento che viene sottolineato dall’assessore è relativo all’organico comunale. “La dotazione organica e funzionale del Comune destinata alle attività di gestione del sistema informativo contabile e delle complesse fasi di accertamento e riscossione tributi si presenta ad oggi palesemente deficitaria”.
il vicesindaco Antonio Squillante
Ed inoltre il Comune sconterebbe una “grave mancanza di strumenti informativi e tecnologici adeguati”. Inoltre si evidenzia come l’Ente è caratterizzato da un deficit strutturale di cassa a causa del fatto che nel passato “la dinamica delle entrate si è sviluppata in maniera non coincidente con quella delle uscite”. Il vero problema risiederebbe cioè nella incapacità manifestata nel corso degli ultimi quindici anni di riscuotere i crediti nei confronti dei contribuenti a partire dal “mancato incasso delle entrate relativo al servizio idrico integrato, al mancato introito del gettito Tarsu, alla velocità di spese maggiore alla velocità di entrata”. A tal proposito è riportato che “in assenza di forti interventi per il recupero crediti (residui attivi) del Comune questo è fortemente esposto al pericolo di non poter far fronte ordinatamente ai propri impegni”.
Il Comune vanterebbe crediti da incassare nei confronti dei contribuenti per oltre trenta milioni di euro, ciò solo ed esclusivamente per quanto riguarda i tributi. Sessanta miliardi di vecchie lire che però potrebbero non essere tutti esigibili. E’ scritto che “il Comune deve incassare tributi relativi ad annualità pregresse per oltre trenta milioni di euro. Se questi crediti per tributi non si trasformeranno in entrate, l’Ente potrebbe addirittura trovarsi impossibilitato a fare fronte ai suoi impegni di gestione”. In sostanza la situazione patrimoniale una volta accertati e verificati i crediti ed i debiti potrebbe comportare una seria difficoltà nel mantenere gli equilibri di bilancio.
Infine, l’assessore lancia un monito. Se non si dovessero “attivare forme di controllo straordinario alternative a quelle sinora infruttuosamente esperite sarebbe impossibile addivenire all’approvazione del rendiconto 2006”. Verrebbe posto cioè un serio interrogativo sulla genuinità del bilancio comunale nel caso in cui dovesse essere approvato.
Se ho capito bene lo sbilancio negativo è di cirda 2 miliardi delle vecchie lire.
Se i crediti sono 60 miliardi delle vecchie lire, mi chiedo, e se si incassasse almeno il 10% del credito (quindi con una altissima percentuale di inesigibilità pari al 90%) avremo una entrata di 6 miliardi di lire. Ci vuole una laurea con lode per capire questo?
Qualcuno muova il sedere dalla poltrone e si dia da fare.