I tre gruppi scout di Angri adottano il quartiere delle “nuove palazzine” L’agglomerato urbano di via Satriano, senza servizi ed attrezzature, rischia di diventare un’area degradata. L’impegno dei giovani dell’Agesci.
I tre gruppi scout cittadini hanno dato vita ad una nuova iniziativa : intendono adottare il quartiere delle palazzine sorte in via Satriano, nell’area pedemontana. Un agglomerato urbano di enormi proporzioni caratterizzato da un profondo degrado ed abbandono.
L’area è stata fortemente cementificata a partire dagli scorsi anni a seguito di una discutibile scelta politica delle amministrazioni dell’epoca. Una colata di cemento di enormi proporzioni. In quella zona sono sorte, infatti, migliaia di nuove abitazioni prive di servizi ed attrezzature. Insomma un’area degradata che si aggiunge ad altre zone del genere presenti in città.
I tre gruppi dell’Agesci hanno aderito nel 2007 al progetto nazionale “Cento piazze” intitolando anche una strada del quartiere a Baden Powell, il fondatore del movimento scout mondiale. E’ scritto in una nota stampa : “La scelta non è stata casuale in quanto quella zona vedeva l’insediamento di tante giovani famiglie e dunque a breve avrebbe ospitato tanti bambini e ragazzi, a cui B.P. aveva dedicato buona parte della sua esistenza, ma senza i servizi che queste fasce di età meriterebbero.
In questi due anni il quartiere, ribattezzato dagli scout “Quartiere B.P.” ha visto lo svolgersi di alcune attività, seppur frammentarie, tutte volte ad evidenziare il messaggio dello scoutismo, cioè formare i giovani alla generosa assunzione di responsabilità civiche, per una cittadinanza attiva, impegnata a costruire una città dell’uomo solidale e partecipata.
Partirà, infatti a breve il progetto intitolato “Cento piazze...e poi? Adottiamo il quartiere BP”. Lo scopo dei volontari in camicia azzurra è rendere più vivibile una zona periferica e senza servizi, ritenuta da molti un quartiere dormitorio. E’ ancora scritto : “La fase preliminare del progetto ha visto già l’attivazione di alcuni gruppi di lavoro con lo scopo di fare un’analisi della realtà, per conoscere ad esempio le fasce di età dei ragazzi che abitano il quartiere, raccogliere le esigenze della gente, individuare aree dove poter raccogliere per i ragazzi per attività ricreative. Non mancherà il coinvolgimento di altre realtà associative che vogliano sposare il progetto e mettere a disposizione i propri talenti. Gli scout vogliono essere promotori di questa iniziativa che mira ad orientare i fanciulli, i ragazzi e gli adolescenti verso orizzonti di speranza per la nostra città”.