Angri si avvia a scegliere il nuovo Sindaco nel turno di ballottaggio che si svolgerà domenica 11 e lunedì 12 aprile 2010. Com’era nelle previsioni, a contendersi la fascia tricolore saranno Pasquale Mauri ed Antonio Squillante.
In previsione dei colloqui che avranno con tutte le altre forze politiche e civiche, i due candidati hanno cominciato a rilasciare le prime dichiarazioni.
Pasquale Mauri ha rimarcato soddisfatto i risultati del primo turno delle elezioni amministrative. Con i suoi 6.729 voti, Mauri è risultato il candidato sindaco che ha ricevuto il più alto livello di consenso in questa prima tornata elettorale.
"Ringrazio i cittadini di Angri per la fiducia che ci hanno accordato. È un risultato che premia l'impegno costante con cui io e la mia coalizione abbiamo lavorato in questi anni per il bene di Angri. Adesso è indispensabile dare alla nostra città un consiglio comunale, una giunta e un sindaco in grado di ripristinare l'ordine e la normalità nel nostro paese. Ho già annunciato la nostra intenzione di dare vita ad un governo di salute pubblica, perché i problemi che vive la nostra città sono tali che solo il coinvolgimento di sensibilità, esperienze e capacità diverse può fornire una risposta rapida ed efficiente alle istanze che provengono dal territorio. In questi giorni avvieremo una serie di confronti con tutte le forze politiche interessate a lavorare per Angri e per i suoi cittadini."
Sulla stessa lunghezza d’onda le prime dichiarazioni di Antonio Squillante.
“Sono molto soddisfatto del risultato personale e di quello di coalizione, ma siamo soltanto a metà dell’opera per ridare normalità e governabilità alla città di Angri”.
“Adesso si apre una nuova fase, ancora più cruciale –ammette Squillante- le ultime due settimane di campagna elettorale, nelle quali continueremo a proporre ai cittadini il nostro progetto politico-amministrativo che si prefigge di dare uno strappo netto al modo di intendere la politica attuati sinora”.
E sull’eventualità di apparentamenti, “valuteremo in queste ore con serenità l’esito delle urne, ma non escludiamo in ogni caso valutazioni di tipo politico, sempre in nome della governabilità del nostro paese”.