Entro 30 giorni il proprietario dell’ex cinema Minerva dovrà provvedere alla rimozione del tetto in eternit (o la sua messa in sicurezza) da cui da tempo si sprigionerebbero nell’aria le micidiali pericolose polveri cancerogene. Lo avrebbe disposto un’ordinanza comunale motivandola con il “rischio di dispersione di fibre di amianto nell’atmosfera con tutti gli inconvenienti connessi” .
l'ex cinema Minerva
Come si ricorderà, nei giorni scorsi c’era stata l’ennesima protesta degli abitanti della zona circostante (soprattutto via Zurlo e Corso Italia) che, nel diffidare l’Amministrazione Comunale, avevano preannunciato una denuncia alla Procura della Repubblica.
Gli abitanti della zona avevano anche fatto riferimento, preoccupati, ai numerosi casi sospetti di malattie cancerogene che sarebbero state riscontrate nel centro cittadino. Si era anche parlato di un palazzo di via Zurlo dove sarebbero stati accertati una decina di tali eventi, una concentrazione abnorme che sembra denotare un pericolo reale, concreto, e non più soltanto ipotetico.
Preoccupata della piega che stava prendendo la questione che si trascina da molti anni senza che nessuno (sindaci, responsabili comunali, dirigenti asl che nel tempo si sono succeduti ) avesse mai preso provvedimenti, finalmente l’Amministrazione Comunale pare abbia deciso di intervenire, intimando al proprietario Vincenzo La Mura di provvedere alla sostituzione del tetto o alla sua messa in sicurezza entro il termine di trenta giorni. Lo stesso dovrà riferire agli organi preposti (Asl, Comune, Arpac) le attività poste in essere.
Purtroppo, anche questa volta, siamo costretti a “scrivere al condizionale” in quanto nessun comunicato ufficiale è stato diramato in merito. Una “riservatezza”, su temi di così grande interesse per la città, che stona con “l’abbondanza” di esternazioni futili e propagandistiche.