Il raffronto con la dirigenza grigiorossa è servito a rivitalizzare e compattare ulteriormente il gruppo grigiorosso in vista della difficile sfida con la Nocerina, in programma domenica prossima allo stadio “Novi”.
Alla ripresa degli allenamenti la formazione del cavallino rampante è apparsa estremamente motivata e determinata a mettersi alle spalle un momento poco florido di soddisfazioni. “L’intento della squadra - commenta Sasà Basile – è di tirarci fuori, al più presto, dalla situazione di classifica in cui siamo impelagati. Si tratta – commenta il centrocampista crotonese – di un’impresa difficile, ma non certo impossibile. Il calendario non ci aiuta, ma è proprio in gare con le prime della classe che possiamo dimostrare il valore di una squadra che, a mio modesto avviso, ha raccolto poco rispetto al gioco prodotto”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si pone il capitano Antonino Amarante: “Attraversiamo un fase delicata della stagione perché i risultati stentano ad arrivare, ma il confronto che c’è stato l’altra sera tra tutti i calciatori e la società ha confermato che questo gruppo ha le spalle larghe. Ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che la classifica non rende merito al valore tecnico della squadra e soprattutto all’impegno profuso settimanalmente dal gruppo, dal tecnico e dalla società”.
Il capitano accetta le critiche che piovono sulla squadra. “Capisco le amarezze dei tifosi, insieme con noi sono i primi a soffrire, perché tengono molto ai colori grigiorossi, ma spaccare l’ambiente e viaggiare ognuno per conto proprio è deleterio.
L’US Angri – continua il capitano grigiorosso - è patrimonio di tutta la città e occorre rimboccarsi le maniche. Calciatori e società si sono assunti le responsabilità per gli errori commessi, ma in questo periodo sarebbe importante che ogni componente fornisca un fattivo contributo per aiutare l’Angri a tirarsi fuori dalla situazione difficile. In ogni caso – chiude Amarante – rispettiamo le critiche dei tifosi e della stampa. Noi c’impegneremo al massimo per farli ricredere!”.