La possibilità di aggiungere commenti alle notizie che quotidianamente pubblichiamo, possibilità che vi è dall’inizio delle pubblicazioni di questo portale, sta prendendo sempre più piede. Quasi ogni notizia ormai è corredata da commenti favorevoli, contrari, pessimistici, ottimistici. Vi è di tutto ormai.
C’è chi vuole licenziare i dipendenti comunali, chi li vuole promuovere, chi assicura il cambiamento, chi non lo vede, chi spera, chi si dispera, chi spinge per il problema scuola, chi per i tir che continuano a transitare, chi elogia ciò che è stato fatto, chi critica ciò che è stato fatto, chi è contrario ai lavori sul Chianiello, chi è favorevole, eccetera, eccetera., come è giusto che sia in un paese democratico, in una città libera ed importante com’è la città di Angri.
Si tratta di un “luogo di libertà” dove ognuno può esternare il suo pensiero che non sempre coincide con quello dell’estensore della notizia ma molte volte lo può integrare e completare. Si è trattato di una scelta, fatta all’inizio del varo di questo portale d’informazione per avere un confronto continuo con i lettori, convinti come siamo che dal dibattito civile e democratico, purtroppo ormai assente in molti luoghi istituzionali, non possa che venirne uno sviluppo culturale e sociale del nostro territorio. Potevamo non mettere questa opportunità (non riscontrabile in altri mezzi di informazione) invece l’abbiamo voluta e ci crediamo ancora (fino a prova contraria).
Come qualsiasi bella cosa, anche questa, per non essere sciupata e per funzionare al meglio ha bisogno, non tanto di regole definite quanto di un po’ di …buon senso. Questo spazio, per intenderci, non deve essere inteso come la “cassetta delle lettere anonime” dove fare delazione o sputare sentenze ma, come dicevamo prima, un “luogo di libertà” dove discutere e confrontarsi democraticamente e civilmente sui vari problemi della società angrese.
Una cosa importante da sapere. Il sistema è organizzato in modo che il commento o viene accettato integralmente o rifiutato, cioè non possiamo (così lo abbiamo voluto) accettare parti del commento e censurarne altre. Non facciamo cioè …questa frase si, quella no, che sarebbe, quella sì, censura. Così capita che pur avendo espresso anche un ragionamento valido e in certo qual modo condivisibile (mi riferisco al lettore che ha commentato i lavori del Chianiello) il commentatore abbia poi inserito nel testo frasi offensive e lesive della dignità di altri. Oppure - è capitato anche questo - abbia tirato in ballo a sproposito persone, fatti e situazioni che attengono alla sfera privata, lavorativa o familiare di altri cittadini (compreso i politici) o di intere categorie, per cui non rimane che rigettarne totalmente il commento.
Trattandosi di un organo d’informazione “visitato” ogni giorno da migliaia di cittadini angresi, diventa nostro dovere morale (oltre che legale) “controllare” non certamente le idee “scomode” ma le parole con cui le stesse vengono espresse. Credetemi, non è un compito facile.
Amedeo Santaniello
Egregio Direttore,
pur avendo il vs portale questo spazio per i commenti vi segnalo che comunque dopo aver verificato il contenuto e dopo che avete pubblicato i commenti, date la possibilità di modificare i post, ed in questa fase non credo che riverifichiate il contenuto, o no?
Saluti e buon lavoro
Postato da: direttore il 20-05-2008
Grazie, risolto
Caro Alchemy,
grazie dell'utile osservazione. Abbiamo appena provveduto ad inserire una validazione anche per le modifiche ai commenti.
Ancora grazie della sentita partecipazione alla vita di questa community.
Postato da: shanks il 20-05-2008
buon senso
Dare la possibilità ai cittadini di esprimere il loro pensiero è un'ottima idea.
Io credo che il buon senso debba provenire innanzitutto da ogni visitatore del sito che decide di postare un commento, e la validità e il grado di fiducia di quanto scritto la verifichino gli utenti stessi del portale.
Insomma,.. buon senso verificabile si, buon senso "imposto" no...
Postato da: sonniboi il 20-05-2008
Libertà da non sciupare
Come tutte le cose che vengono messe a disposizione della collettività, esse vanno usate e preservate, non abusate o vilipese.