Comizio di chiusura della campagna di Pasquale Mauri: Francesco Fasolino è sul palco.
La scelta dei cinque assessori della prima giunta Mazzola fa chiarezza, semmai ce ne fosse stato bisogno, sui movimenti sotterranei degli esponenti dell’Ulivo al ballottaggio. La nomina di Francesco Fasolino, in prima fila sul palco di Pasquale Mauri nel comizio di chiusura del ballottaggio (vedi foto) ha di fatto inaugurato il “modello di cambiamento” della politica angrese, sbandierato dal nuovo corso del centro destra.
Come si ricorderà, i due nuovi assessori erano stati fino all’ultimo in bilico per essere scelti quali candidati sindaci dell’Ulivo, scartati alla fine per far posto a Giovanni Padovano. Due esponenti politici, dunque, bene inseriti l’uno nella Margherita, l’altro nei democratici di sinistra.
Fasolino, inoltre, se non andiamo errati, era diventato proprio durante la campagna elettorale il presidente della Costituente del Partito Democratico, sezione di Angri. In tale veste, presumiamo, aveva anche partecipato al comizio finale dello schieramento di centro sinistra, in bella mostra sul palco, ad applaudire assieme ad altri personaggi politici gli interventi del candidato Pasquale Mauri che attaccava il candidato Gianpaolo Mazzola.
Un autentico “salto della quaglia” che non sappiamo se verrà digerito bene dai giovani di Alleanza Nazionale. Questi ultimi hanno lealmente combattuto nella campagna elettorale ed hanno creduto fermamente nel cambiamento. Oggi si ritrovano nella propria giunta parte di quella classe politica che essi additavano al pubblico dispregio. Il tentativo di “presentare” come tecnici i due nuovi assessori, infatti, non sembra abbia attecchito molto. A prescindere naturalmente dalle professionalità dei due nuovi assessori che qui non è in discussione.
Ds e Margherita, o almeno quello che di loro resta, tacciono. Sarebbe auspicabile invece che il nascente Partito Democratico chiarisse subito e pubblicamente la propria posizione nei confronti del nuovo esecutivo in modo da sgombrare il campo da ogni dubbio. O forse si sta aspettando che venga completata l’opera, visto che il sindaco Mazzola, come avevamo anticipato, ha lasciato vuote altre due sedie di assessori?