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Francesco Fasolino replica ai genitori : “Abbiamo investito in un nuovo servizio per consentire sperimentazione, risparmio ed efficienza” L’assessore alla P.I. si dichiara disponibile anche ad un confronto pubblico sulle tematiche inerenti l’asilo nido comunale.
Dopo la lettera del Comitato per i diritti dell’Infanzia in cui l’Amministrazione Comunale veniva accusata di non aver fatto bene i calcoli dei costi del servizio prima di chiudere la struttura di Corso Italia, l’Assessore alla Pubblica Istruzione (attualmente anche vicesindaco) difende le scelte fatte.
L'assessore alla Pi e vicesindaco Francesco Fasolino
“A fine estate - replica Fasolino - dopo che i membri del Comitato per i diritti dell’infanzia hanno condotto la meritata vacanza, si riscopre il problema dell’Asilo nido comunale. Dispiace ( e li invitiamo ad aiutarci) che non si interessino del problema a giugno quando la scuola si prepara a chiudere i battenti per i mesi di luglio ed agosto, cosa che nell’asilo nido non sembra proprio possibile.
A parte la elaborata operazione di finanza con cui il suddetto Comitato offre una sua logica di costi, l’Amministrazione comunale, dinanzi all’inagibilità della struttura, allo sfascio del servizio e al costo inaudito per la comunità, ha pensato di investire in un nuovo servizio che, rispettando la natura dell’Asilo nido, consentisse sperimentazione, risparmio ed efficienza.
Pertanto è stata istituita, con autorizzazione del MIUR, una sezione sperimentale, denominata Primavera, ubicata presso il II° Circolo Didattico e frequentata da dieci (10) bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi. Nel prossimo anno l’Asilo sarà ospitato ancora presso la struttura del II° Circolo, con costi praticamente inesistenti rispetto a quelli degli anni precedenti.
Sembra opportuno ribadire – conclude Francesco Fasolino - che non è stata, quindi, operata alcuna chiusura dell’Asilo nido comunale. Abbiamo solo fatto in modo di restituire a vita una struttura ed un servizio in coma irreversibile. Fatta questa doverosa premessa, l’Amministrazione comunale si ritiene disponibile ad un confronto, anche pubblico, con il Comitato per i diritti dell’infanzia sulle problematiche inerenti l’Asilo nido comunale, nella consapevolezza che dal confronto di visioni e pensieri diversi possano emergere idee utili per tutta la collettività ”
piccola premessa: mi dispiace che a questa notizia non vi siano commenti, vista l'importanza della stessa. caro assessore solo belle parole quelle che sentiamo dalla sua bocca, ma nella pratica favole, Lei un anno fa quando fece chiudere l'asilo promise che lo avrebbe riaperto quest'anno alimentando in qualche mamma la speranza: Speranza tradita dalla cruda realtà. Ancora promesse al vento. FINALMENTE SI CAMBIA
Postato da: pontck il 05-09-2008
Evidentemente...
...l'assessore e attuale vicesindaco, che conosce l'italiano, saprà che i bambini dai 24 ai 36 mesi non sono quelli tra 6 e 24 mesi che sono la fascia di età della maggior parte dei bambini che frequentano gli asili nido. Un'altra considerazione deriva dal fatto che sono proliferati asili nido privati: era questo lo scopo finale della chiusura, pardon della 'sospensione'? Non voglio crederlo, comunque resta il fatto che una struttura funzionante che potrebbe essere riportata a vita 'pubblica' rimane inutilizzata. Non si è parlato di razionalizzare le spese? Allora perchè non ripristinare qualcosa che già c'è?