La Statua di San Giovanni Battista (al ritorno dal restauro)
Tutto pronto per i solenni festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, patrono della città. Quella patronale è la festa più attesa da parte della comunità locale. Un evento che si ripete in maniera ininterrotta da secoli nel solco della tradizione.
Una festa che ha anche un significato propiziatorio per la città, ancora molto legata al suo passato contadino. Sembrano alle spalle anche le aspre polemiche degli ultimi anni che hanno contrapposto apertamente la comunità dei fedeli alla curia vescovile nocerina, a seguito delle nuove disposizioni in materia di festeggiamenti dettate dalle gerarchie ecclesiastiche.
La città ha saputo fare proprio il messaggio non abbandonando però la volontà di festeggiare adeguatamente il proprio patrono, sebbene con qualche limitazione rispetto agli eccessi del passato. E’ fatto divieto, infatti, di portare il santo in luoghi chiusi e strade senza uscita, quali i cortili e di affiggere denaro sul mantello. Un cambiamento imposto ed accettato a malavoglia da parte dei fedeli più ortodossi. La festa patronale è un mix equilibrato tra sacro e profano, tra cristianesimo e paganesimo.
Un ruolo significativo per l’organizzazione della kermesse lo ha avuto come ormai da anni anche il comitato festeggiamenti. Come di consueto il programma è suddiviso in due aspetti quello religioso e quello civile. Prevista anche l’abituale processione dei fedeli al seguito del santo, la cui effige lignea ha subito di recente un attento processo di restauro I festeggiamenti sia civili, che religiosi, verranno chiusi allo scoccare della mezzanotte da uno spettacolo di fuochi pirotecnici. Molti anche gli sponsor privati che hanno consentito l’organizzazione dell’evento. Già presenti lungo molte strade i classici pali blu su cui applicare le luminarie che accenderanno le serate angresi.
Allertati per il sereno svolgimento della festa anche i carabinieri della locale stazione guidati dal comandante Egidio Valcaccia, gli agenti della polizia locale diretti dal capitano Rosario Cascone, i volontari della protezione civile e della Croce Rossa Italiana.