“E’ mia intenzione incontrare il “Comitato per il diritto dell’acqua” per ascoltare le loro ragioni e per trovare insieme una soluzione praticabile. Ho già parlato con il presidente dell’associazione Francesco Buonaventura. Ci dovremmo incontrare tra pochi giorni”.
Così ha esordito l’assessore con delega al contenzioso Salvatore Giordano, che è rientrato dopo mesi di assenza all’interno della squadra di governo guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola.
L’apertura al Comitato da parte dell’assessore cela però una preoccupazione : “Le battaglie che vengono portate avanti spesso sono giuste in linea di principio, ma occorre fare attenzione affinché le azioni nel medio e nel lungo periodo non danneggino l’Ente e quindi di conseguenza i cittadini. Per questo è giusto capire i termini della questione e le volontà del Comitato”.
Giordano non esclude di incontrare anche i legali interessati per trovare una via d’uscita. “Sto riprendendo il bandolo della matassa lì dove mi ero fermato e continuerò ad agire così come fatto precedentemente : ovvero avviando delle azioni in via transattiva con gli avvocati. Ciò per quanto riguarda la riscossione diretta del Comune, cioè per le fatture emesse sino alla metà del 2004”.
Da quella data in poi è subentrata nella gestione e nella riscossione la società GORI spa. “Sebbene oramai il Comune sia fuori, proporremo alla GORI di avviare una rateizzazione per venire incontro alle esigenze degli utenti, soprattutto dei meno abbienti. E’ bene sapere però che in base alla convenzione in essere e stipulata anni fa tra l’Ente e la GORI è previsto che se non paga il cittadino a pagare per quanto dovuto dovrà essere il Comune. Un accordo con il quale occorre fare i conti”, ha continuato. L’assessore ha evidenziato anche la volontà da parte di Palazzo di Città di rientrare nella gestione del servizio idrico. “La GORI spa gestirà il servizio sino al 2010. La volontà dell’amministrazione è di subentrare costituendo una società mista pubblica e privata : 51% dal Comune e per il 49% da azionariato popolare coinvolgendo direttamente i cittadini. Tutti si devono sentire responsabili direttamente dell’uso di una tra le più importanti risorse”, ha continuato. Infine, ha mostrato disponibilità anche rispetto alla questione dei canoni di depurazione. “Recenti sentenze hanno stabilito che lì dove il servizio non è prestato non è dovuto alcun pagamento. Agiremo attraverso una restituzione del denaro a favore di chi ha già pagato oppure attraverso un conguaglio. Non possiamo fare altrimenti per evitare altre cause e altro contenzioso”.