Il diritto alla trasparenza e all’informazione deve essere garantito a tutti i cittadini e non solo a pochi addetti ai lavori. Perché il nostro portale d’informazione non si è “accodato” alla pur giusta protesta dei corrispondenti locali della carta stampata.
Molti ci hanno chiesto come mai angri.info non figuri nella lista degli organi d’informazione predisposta dalla corrispondente locale del Mattino, Anna Villani, per protestare contro l’ostruzionismo della gestione commissariale nei confronti dei giornalisti. “Non eravate d’accordo – ci hanno chiesto -, vi hanno escluso o snobbato o forse siete contro la trasparenza e, paradossalmente, contro il diritto all’informazione messo in discussione dal commissario prefettizio?”
Abituato a parlare chiaro, chiarisco come la penso io, da anni direttore responsabile di TeleAngri 1 e recentemente di Angri.Info. Io penso che rivendicare solo per i giornalisti il diritto a “prendere visione ed estrarre copia dei documenti prodotti dal Comune”, sia quanto meno riduttivo del principio di trasparenza, e una mistificazione del diritto all’informazione. Se vogliamo semplificare il documento in questione, leggendolo riga per riga, dovremmo dire che i giornalisti angresi hanno chiesto di poter accedere agli atti del Comune per poter estrarre le notizie da pubblicare poi, secondo le proprie predisposizioni. Questa sì, questa no, questa forse…etc… Il Comune diventa in tal caso produttore di notizie che possono essere pubblicate o meno a secondo del “rapporto” che si crea con l’amministratore di turno.
Io non la penso così. .Gli atti del Comune, tutti gli atti, vengono pubblicati all’Albo Pretorio per essere resi pubblici a tutti i cittadini e non solo a parte di essi. Se proteste vogliamo fare, se impegni vogliamo chiedere ai futuri amministratori angresi , secondo il mio parere, dovremmo farlo per tutti e non solo per una ristretta casta di addetti ai lavori. Altrimenti il filtro che si verrebbe a realizzare non sempre darebbe più trasparenza alla vita pubblica locale. E’ già successo in passato.
Da pragmatico, non mi sottraggo a dare la mia soluzione, molto semplice da realizzare. Visto che il Comune ha già pagato fior di milioni (di vecchie lire) per realizzare un sito internet, anziché adoperarlo come fatto fin’ora solo per i roboanti comunicati stampa del sindaco, basta che il primo cittadino, come primo atto ufficiale dell’insediamento, dia l’ordine a tutti gli uffici e ai capi settore che ogni qualvolta venga pubblicato all’Albo Pretorio un atto, una determina, un’ordinanza, una copia di essi venga immediatamente resa disponibile sul sito ufficiale del Comune.
Tutti i cittadini, compreso i giornalisti, potrebbero così prendere visione dell’intera attività amministrativa del Comune e farne le proprie considerazioni. Se poi ci sentiremo rispondere che non ci sono i soldi per pagare chi dovrebbe fare questo lavoro (sarà la scusa che sicuramente verrà posta) allora tutti quanti noi giornalisti, me compreso, potremmo, a turno, offrirci di farlo gratuitamente.