E’ ancora alta l’attenzione in merito alla recente approvazione del bilancio di previsione 2008. Il provvedimento recentemente approvato dall’assise cittadina contiene un notevole inasprimento fiscale.
In particolare i timori degli utenti sarebbero indirizzati verso l’aumento della Tarsu, la tassa rifiuti solidi urbani. Una crescita esponenziale che troverà conferma al momento del recapito delle bollette. In pochi anni la tassa sarebbe aumentata del cinquanta per cento. Sul piede di guerra anche gli esercenti cittadini.
Il criterio di applicazione della tassa è basato sui metri quadri degli immobili. Ovvero non vengono tenuti in considerazione alcuni parametri di riferimento che potrebbero essere utili ai fini della tassazione : numero dei componenti del nucleo familiare e tipologia delle attività commerciali.
Ad esternare i propri timori anche il presidente onorario della Confesercenti cittadina Giuseppe Pecoraro. “Abbiamo appreso dalla stampa che la Tarsu ha subito un ulteriore aumento. Siamo sicuri che essi riguarderanno anche e soprattutto le attività commerciali. E’ chiaro che occorre al più presto introdurre dei correttivi per il calcolo e l’applicazione della tassa. Bisogna far prevalere il criterio di equità e proporzionalità della tassa”, ha esordito. Il rappresentane dei commercianti continua nella sua analisi: “Il ragionamento è semplice. Non tutte le attività commerciali producono grosse quantità di rifiuti. Per esempio ci sono settori la cui unica produzione è caratterizzata da carta, imballaggi, cartoni cioè prodotti riciclabili. Altri settori producono molto organico, vetro, rifiuti alimentari, plastica. Non basta adottare il criterio dei metri quadri per tassare la produzione di rifiuti. Ci sono esercizi commerciali che in pochi metri quadri producono quintali di immondizia a settimana”.
Giuseppe Pecoraro evidenzia anche un altro aspetto che l’amministrazione dovrebbe far proprio e risolvere. “Da anni chiediamo che vengano posizionati sul territorio cittadino i classici cestini dei rifiuti. Come si può pensare di tenere una città pulita se mancano i cestini per le cartacce, i pacchetti di sigarette, le buste e i piccoli imballaggi? Ci auguriamo che vengano nuovamente istallati lungo le strade del centro e della periferia. Si può iniziare facendo le cose semplici che riguardano la quotidianità delle persone. I commercianti non possono supplire all’azione istituzionale dell’amministrazione ponendo dinanzi ai propri negozi anche i cestini”, ha concluso. Il clima in città resta teso.