LA GORI SPA DIFFIDA E METTE IN MORA UN CITTADINO SENZA UTENZA IDRICA La lettera fa presagire anche eventuali altre azioni tese al recupero forzoso del presunto debito.
La GORI spa, tramite la società piemontese Areriscossioni spa, ha diffidato e messo in mora un cittadino G.D’A. residente in via Santa Maria, nella zona periferica della città sebbene quest’ultimo stia ancora attendendo l’allaccio della fornitura stessa.
La diffida recapitata dalla società di Mondovì con cui è stato comunicato il mancato pagamento è la n. 76240 e fa riferimento alla fattura 526846 del trentuno dicembre scorso.
Si legge nel testo della società del nord che “a seguito di appositi controlli è stato rilevato il mancato pagamento delle fatture relative all’avvenuta erogazione del servizio idrico”, sebbene un documento stesso della GORI firmato regolarmente da un rilevatore della società partenopea M.T. ha evidenziato nelle note del rapportino di servizio che l’utenza n. 383249-1 è “in attesa di allaccio”. In sostanza non c’è fornitura idrica, sebbene la stessa venga fatturata e richiesta attraverso una lettera di diffida che fa presagire anche eventuali altre azioni tese al recupero forzoso del presunto debito.
La questione è stata evidenziata dal presidente del circolo cittadino di A.N. Peppino Ferraioli che sta raccogliendo numerose lamentele da parte degli abitanti di quella zona della città.
“E’ preoccupante e pericoloso quello che sta accadendo. La GORI spa con la quale c’è in essere questo rapporto, frutto di quanto sottoscritto dall’allora sindaco Umberto Postiglione, ancora una volta sta dando cattiva dimostrazione di come deve essere gestita la vicenda della fatturazione e della fornitura del servizio idrico. Ha dato mandato ad una società di Mondovì senza compiere uno screening approfondito delle utenze cittadine. Tante persone stanno ricevendo diffide e messe in mora sebbene non abbiano l’allaccio perché usufruiscono di pozzi privati e acquistano acqua minerale. Si tratta spesso di utenze agricole”, ha esordito. Nella comunicazione della Areariscossione spa è ancora riportato che “perdurando lo stato di morosità, saranno attivate le procedure per il recupero coattivo del credito con ulteriore aggravio di spese a suo esclusivo carico”. Potrebbe cioè continuare ad inasprirsi il contenzioso in essere tra utenti e GORI anche sotto quest’altro versante. Una questione intricata quella relativa alla fornitura del sevizio idrrico che non pare trovare una concreta e percorribile via d’uscita. “Ci auguriamo che la GORI tramite la società piemontese a cui ha dato mandato possa rivedere alcuni aspetti per evitare che tanti cittadini vengano diffidati sebbene stiano ancor attendendo l’allaccio delle utenze come è capitato a signor. G.D’A. Sono tanti gli aspetti che devono essere rivisti per riportare nel solco della regolarità i rapporti in essere”, ha concluso Ferraioli. Intanto, si attende ancora di conoscere in che modo Palazzo di Città pensa di restituire il denaro derivante dai canoni di depurazione indebitamente ed illegittimamente introitato alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del dieci ottobre scorso.