Terminata l’estate le forze politiche inizieranno ad avviare le proprie straregie per affrontare al meglio la prossima campagna elettorale. Sullo sfondo tre defenestrazioni di sindaci in meno di dieci anni. Un primato non lusinghiero che evidenzierebbe la crisi profonda nella quale versa la politica locale.
A tornare sull’argomento anche l’UdC per bocca del segretario cittadino facente funzioni Gerardo Del Pezzo che attraverso una nota stampa ha aperto le porte del dialogo a tutte le forze politiche e sociali. E’ scritto nel comunicato : “L’UDC in ragione di questo momento politico ed amministrativo che si sta vivendo ritiene che c’è bisogno che la politica metta da parte ogni preconcetto e si sforzi di lavorare unita e compatta per ridare una nuova prospettiva di crescita e sviluppo alla nostra città. In questa fase al di là del “colore politico” bisogna avere una sola priorità: Angri”. Ed ancora, evidenziando la possibilità di dialogare non solo con il PdL : “Per questo motivo non è il momento di trincerarsi dietro precostituite alleanze o ristretti gruppi di appartenenza, così come ventilare esclusioni aprioristiche perché credo che nessuno possa ritenersi al di sopra delle parti. Bisogna pensare che ogni chiusura prospettata oggi è la chiara volontà di precludere un dialogo costruttivo per la città”.
Non sarebbero scontate quindi alleanze e accordi in vista dell’elezione del prossimo sindaco. A dire la propria anche il PdL che, sebbene ancora privo di una organizzazione interna, potrebbe proporre un proprio nome alla carica di primo cittadino. Circolerebbero quelli di Antonio Squillante, attuale assessore provinciale ed ex vicesindaco e quello di Gianfranco D’Antonio. Un confronto dovrà essere però avviato anche con la componente di Forza Italia rappresentata in città dall’ex consigliere comunale Francesco D’Antuono.
A dire la propria anche Marcello Ferrara, leader cittadino dell’Udeur, che avrebbe avanzato l’ipotesi di candidarsi con l’appoggio anche di quattro civiche. Ancora nebulosa la situazione sul versante di centrosinistra.
Il PD, in attesa che gli equilibri all’interno del partito vengano definiti dal congresso nazionale, potrebbe proporre un proprio nome oppure realizzare un’ampia coalizione di centrosinistra insieme a Sinistra e Libertà e Rifondazione Comunista puntando sul nome di Fausto Postiglione, attualmente consigliere provinciale di opposizione. Alla finestra anche alcuni movimenti minori che potrebbero confezionare liste all’occorrenza : MPA, Italia dei Valori, Socialisti e Alleanza di Centro.