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Rimborso canoni di depurazione acqua, il Comitato chiarisce: occorre presentare due distinte domande: una al Comune e una alla Gori L’avvocato Sabina Esposito “dall’Amministrazione Comunale risposte evasive e non soddisfacenti”
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la “precisazione” (non rettifica) del Comitato per il diritto all’Acqua relativa ai rimborsi per i canoni di depurazione. Una precisazione che chiarisce i nostri dubbi sorti leggendo il testo del volantino diffuso dal Comitato stesso nell’assemblea di domenica.
L’avv. Sabina Esposito, segretario del Comitato per il diritto all’acqua, tiene a rettificare ciò che è stato scritto su Angri info in merito alle richieste di restituzione della quota relativa al servizio depurazione indebitamente pagata dai cittadini angresi.
Si ribadisce , ancora una volta, ciò che è stato precisato nell’assemblea pubblica del 08/02/2009, e cioè che bisogna distinguere il periodo in cui la gestione del servizio idrico era di competenza dell’Ente, da quello in cui esso è stato affidato alla G.O.R.I. SpA. In particolare, le richieste vanno presentate al Comune di Angri per gli anni a partire dal 2000 fino ad arrivare al 1°semestre 2004 , viceversa, a partire dal 2° semestre 2004 fino ad Ottobre 2008 vanno presentate alla G.O.R.I. SpA in quanto, quest’ultima, ha incassato materialmente le quote relative ai canoni di depurazione.
Si è, inoltre, precisato che mentre il Consiglio di Amministrazione dell’Ente d’Ambito , nell’assemblea del 30/12/2008, ha affermato che intende restituire le somme relative alle richieste correlate dalla prova dei pagamenti e per il solo il valore nominale, il Comune di Angri nulla aveva fatto sapere ai cittadini e che quindi, si rendeva necessario una presa di posizione da parte dello stesso che avrebbe permesso al Comitato di valutare gli orientamenti dell’amministrazione comunale.
Ovviamente, le risposte sono state evasive e non soddisfacenti. L’assessore Giordano ha, dapprima, esordito dicendo che il Comune avrebbe aperto uno sportello per i cittadini, poi, successivamente, si è avanzata una proposta collaborativa con il comitato ed , infine, si è concesso al comitato di operare in un’immobile “ di quelli sequestrati alla mafia” messo a disposizione dal Comune. Sconcertante è apparso anche l’atteggiamento assunto dal Sindaco che da un lato ha dichiarato la sua totale disponibilità a ricercare soluzioni a difesa dei diritti dei suoi concittadini, e dall’altro continua ad inviare a queste stesse persone ordinanze di ingiunzione volte a richiedere il pagamento di presunti crediti derivanti da canoni acqua oramai prescritti. In conclusione, l’incontro con il primo cittadino è stato un primo passo, tra l’altro, molto apprezzato dal nostro comitato, ma ci attendiamo che tutti gli amministratori comunali tutelino con i fatti i diritti dei cittadini di cui sono rappresentanti mettendosi, almeno per una volta, dalla parte della gente senza soggiacere a logiche politiche. Nel ringraziare per lo spazio offertomi Le porgo distinti saluti.
Angri li 09/02/2008