Deliberata l’intitolazione della strada a Baden Powell, fondatore degli scout Ignorata dal consiglio la proposta di una strada “ai caduti angresi sul lavoro”
Non vi sono stati problemi all’intitolazione di una strada al fondatore degli scout, Robert Baden Powell. Il consiglio comunale di giovedì scorso ha infatti deliberato l’accoglimento della proposta presentata dall’amministrazione Mazzola e pertanto nel mese di dicembre vi sarà l’inaugurazione della targa viaria dedicata al colonnello coloniale inglese che diede origine al movimento mondiale degli scout. A presentare il provvedimento al consiglio è stato il consigliere Giovanni Padovano che per molti anni è stato lui stesso scout. Visibilmente commosso, Padovano ha “ricordato” la presenza e l’impegno sociale, da molti anni, di ben tre centri scout sul territorio cittadino. Applaudito anche l’intervento di Don Luigi La Mura, fondatore del movimento scout angrese.
Il consiglio ha invece completamente ignorato l’esigenza emersa all’indomani della tragica morte di Immacolata Orlando, di intitolare una strada anche ai “caduti angresi sul lavoro” per ricordare il sacrificio di quanti, cittadini angresi, hanno perso la propria vita a causa di un infortunio sul lavoro.
Anche noi ci eravamo fatti promotori della richiesta che è stata ignorata completamente dall'assise cittadina. L’unica cosa che “nei corridoi “ della Casa del Cittadino si è “mormorato” , - non ufficialmente ma nei corridoi - riguardo al nostro articolo, è che non era possibile intitolare una strada ad una persona deceduta da meno di dieci anni.
A tal riguardo dobbiamo precisare alcune cose: eravamo già a conoscenza del disposto della legge 23 giugno 1927, n. 1188 che regola la materia, tanto è vero che avevamo scritto che si poteva dedicare la strada scelta ai “caduti angresi sul lavoro” . Quello che ci premeva, invece, era vedere la reazione dei venti consiglieri comunali di fronte ad una tragedia che ha colpito una donna, una madre, una lavoratrice. Ebbene, nessuno di essi, nonostante la tragedia si sia consumata neanche un mese fa, ha ritenuto spendere una parola, neanche per prendere impegni per il futuro.
“L’argomento della revisione della toponomastica – è stata la conclusione – sarà discusso nella commissione consiliare competente. Come dire che le “morti bianche”, anche ad Angri, sono destinate all’oblio perché non portano voti e, soprattutto, fanno riflettere.